Il Papa, 'la guerra è una sconfitta. E l'antisemitismo c'è'

(ANSA) - ROMA, 01 NOV - "Ogni guerra è una sconfitta. Non si risolve nulla con la guerra. Niente. Tutto si guadagna con la pace, con il dialogo. Sono entrati nei kibbutz, hanno preso ostaggi. Hanno ucciso qualcuno. E poi la reazione. Gli israeliani andare a prendere quegli ostaggi, a salvarli". Lo ha detto il Papa in una intervista al direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci. "Nella guerra uno schiaffo provoca l'altro. Uno forte e l'altro più forte ancora e così si va avanti", ha aggiunto. "La guerra è una sconfitta. Io l'ho sentita come una sconfitta in più. Due popoli che devono vivere insieme. Con quella soluzione saggia: due popoli due Stati. L'accordo di Oslo: due Stati ben limitati e Gerusalemme con uno status speciale". Interpellato sui rigurgiti di antisemitismo Bergoglio ha spiegato che "purtroppo rimane nascosto. Lo si vede, nei giovani per esempio, di qua e di là che fanno qualche cosa. E' vero che in questo caso è molto grande ma c'è qualche cosa sempre di antisemitismo e non è sempre sufficiente vedere l'Olocausto che hanno fatto nella seconda guerra mondiale, questi 6 milioni uccisi, schiavizzati e non è passato. Purtroppo, non è passato. Non saprò spiegarlo e non ho spiegazioni è un dato di fatto che io lo vedo e non mi piace". Poi l'annuncio per la partecipazione a Dubai per la Cop 28 "Credo che partirò il primo dicembre fino al 3 dicembre. Starò tre giorni lì". (ANSA).