Corteo antimilitaristi a Cagliari, stop bombe a Gaza

(ANSA) - CAGLIARI, 04 NOV - Si sono sono radunati in piazza Giovanni XXIII a Cagliari, sono circa duecento al momento i manifestanti che stanno partendo per il corteo di protesta contro le basi militari in Sardegna e per lo stop al genocidio di Gaza. La contro manifestazione nel giorno della Festa delle Forze Armate, con la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro della Difesa Guido Crosetto, diventa così anche occasione per protestare contro l'invasione israeliana nella striscia. Il corteo, che sfilerà nelle vie del centro, è promosso dal Comitato per il No al 4 novembre come Festa nazionale delle Forze Armate, di cui fanno parte Cagliari SocialForum, Sardegna Palestina, Usb Sardegna, Cobas scuola Cagliari, A Foras, Osservatorio contro la militarizzazione della scuola e dell'università, Potere al Popolo Sardegna, Pci Sardegna, Fronte della gioventù comunista Sardegna, Madri contro la repressione contro l'operazione Lince, Comitato di solidarietà con la Palestina Sardegna, e Rifondazione comunista Tra i partecipanti, Ismail Fawzi, presidente dell'associazione Amicizia Sardegna Palestina: "Siamo antimilitaristi e contro le basi - spiega - Per me da palestinese questa è anche l'occasione per denunciare che nei poligoni sardi vengono addestrati i piloti dell'esercito israeliano che poi bombardano la striscia di Gaza". Fawzi, che vive a Cagliari, racconta: "È un momento più che drammatico perché ci sono molti amici e parenti sotto le bombe, ho perso sei amici con cui ero in stretto contatto. Quello che sta succedendo nella striscia è un massacro, un genocidio del popolo palestinese che resiste sotto le bombe con il silenzio totale della comunità internazionale". Giovanni Fancello, esponente di Potere al popolo e Unione popolare, ricorda che l'iniziativa ha come scopo quello di "manifestare contro il militarismo come ideologia, contro la presenza di basi militari, devastante dal punto di vista ambientale e, ovviamente, a sostegno del popolo palestinese". (ANSA).