Città di Castello nella campagna europea sul cyberbullismo

(ANSA) - CITTA DI CASTELLO (PERUGIA), 22 SET - "Prima di postare pensa" è lo slogan di una innovativa campagna europea di sensibilizzazione al cyberbullismo rivolta agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado che prevede il coinvolgimento di sei Paesi europei, Olanda, Bulgaria, Portogallo, Polonia, Romania e, per l'Italia, la Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro studi Villa Montesca di Città di Castello, assieme all'Arma dei carabinieri e con il sostegno del Comune. Testimonial del progetto, le giovanissime pallavoliste dell'Under12 femminile di Città di Castello, neo-vincitrici del campionato regionale 2022/2023 che ad ogni gara indosseranno magliette con scritte e messaggi diretti e distribuiranno opuscoli nei palazzetti e scuole. Una iniziativa - spiega il Comune umbro - realizzata nell'ambito del progetto europeo "Tabasco - A Targeted Anti-Bully Approach in Schools by Campaigning and Organising" finanziato dall'Agenzia nazionale olandese nel Programma Erasmus Plus. La campagna prenderà il via nell'anno scolastico in corso e riguarderà le scuole del territorio tifernate attraverso la distribuzione di volantini, copertura digitale social con post dedicati, incontri informativi e consulenza didattica e pedagogica. Il progetto è stato presentato in Comune alla presenza degli assessori ai Servizi educativi, Letizia Guerri e allo Sport, Riccardo Carletti, dei rappresentanti della Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro studi Villa Montesca e del comandante della compagnia carabinieri di Città di Castello, Giovanni Palermo: schierate in sala consiliare anche le giovanissime pallavoliste con le magliette anti-bullismo indossate assieme al loro allenatore, Nicola Lalleroni ed il vicepresidente, Valerio Mancini. "La Fondazione Villa Montesca è in prima linea ormai da anni con azioni informative e di sensibilizzazione al fenomeno del bullismo e della sua versione on-line. È importante mantenere viva l'attenzione di tutti, studenti, genitori, insegnanti, educatori per conoscere il fenomeno, poterlo prevenire e rispondere in modo adeguato", ha affermato Maria Rita Bracchini, capo unità progetti europei della Fondazione Villa Montesca e vicepresidente della Rete europea antibullismo. (ANSA).