Calcio femminile a Foggia è da record, ma rischia di scomparire

(ANSA) - FOGGIA, 12 MAR - Ha vinto la coppa Italia di eccellenza femminile il 'Foggia women 1987', squadra di calcio che da giugno 2023, dopo 37 anni di assenza, è tornata a giocare grazie alla passione di un gruppo di ragazze e alla volontà di un dirigente "con lo spirito di don chisciotte". Ma la gioia per la conquista del trofeo e il conseguente accesso alle fase nazionale rischia di essere cancellata dallo spauracchio di chiudere subito i battenti. Alfredo Troisi, dirigente responsabile della comunicazione e ispiratore della rinascita del movimento calcistico femminile a Foggia, evidenzia che la squadra va avanti "grazie al contributo di pochi sponsor e al fatto che il personale tecnico non percepisca emolumenti così come non li percepiscono le giocatrici, ragazze dai 18 ai 47 anni. Molte di loro hanno trovato nello sport una valvola di sfogo alle difficoltà che alcune di loro vivono da tempo". Il dirigente spiega che la squadra non ha un campo su cui allenarsi e lo fa su quello di un istituto scolastico - non idoneo per il calcio a 11 - che comporta per la società un costo di 800 euro mensili. Per non parlare delle sfide di campionato casalinghe: "Siamo stati costretti a peregrinare per i campi della provincia per l'assenza di strutture a Foggia, problema atavico della nostra città - dice ancora il dirigente -. Per le gare in trasferta dobbiamo affittare un mezzo di trasporto che ci costa tra i 500 e i 600 euro a partita". Per Troisi, "quello che può essere ribattezzato come un vero e proprio fenomeno sociale, in una terra alquanto complessa come lo è la provincia di Foggia, rischia di dissolversi come neve al sole se dalle istituzioni continuerà il silenzio. Mi appello a loro affinchè questa bella realtà non scompaia nel silenzio assoluto". (ANSA).