Borrell, 'più di 1.000 europei evacuati dal Sudan'

(ANSA) - LUSSEMBURGO, 24 APR - "È stato un weekend lungo, abbiamo lavorato per portare via le nostre persone dal Sudan ed è stata un'operazione di successo: centinaia di cittadini Ue sono fuori dal Paese, più di un migliaio di persone, ringrazio la Francia e saluto con favore gli sforzi comuni di molti Paesi. Ora dobbiamo spingere per una tregua, non possiamo permettere che il Sudan imploda perché creerebbe scosse telluriche in tutta l'Africa". Lo ha detto l'alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell arrivando al consiglio affari esteri. (ANSA).

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Borrell, 'più di 1.000 europei evacuati dal Sudan'

(ANSA) - LUSSEMBURGO, 24 APR - "È stato un weekend lungo, abbiamo lavorato per portare via le nostre persone dal Sudan ed è stata un'operazione di successo: centinaia di cittadini Ue sono fuori dal Paese, più di un migliaio di persone, ringrazio la Francia e saluto con favore gli sforzi comuni di molti Paesi. Ora dobbiamo spingere per una tregua, non possiamo permettere che il Sudan imploda perché creerebbe scosse telluriche in tutta l'Africa". Lo ha detto l'alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell arrivando al consiglio affari esteri. (ANSA).

 

Terremoto killer in Afghanistan, almeno 1.000 morti

(ANSA) - ROMA, 22 GIU - L'Afghanistan nuovamente in ginocchio, in preda all'emergenza scatenata da un potente terremoto che - secondo l'ultimo bilancio, che sembra comunque destinato ad aggravarsi - ha provocato almeno 1.000 morti e 1.500 feriti. E' corsa contro il tempo per i soccorsi, ma l'allarme è scattato subito anche per un prevedibile acuirsi dell'emergenza alimentare in un Paese già a rischio con molte aree ben oltre la soglia di povertà. La zona più colpita dal sisma è la parte orientale del Paese, in particolare le province di Paktika e Khost. Immagini provenienti dall'area di Paktika mostrano gli smottamenti e i gravi danni causati alle abitazioni. Il terremoto ha devastato la zona vicina alla frontiera con il Pakistan ed è stato avvertito nel cuore della notte: con una magnitudo di 5,9 si è propagato da 10 chilometri di profondità, secondo l'Istituto di monitoraggio geologico statunitense Usgs. Da alcune indicazioni risulta inoltre che sia stato percepito fin nella capitale Kabul e in quella del vicino Pakistan, Islamabad. E' il sisma che ha provocato più vittime negli ultimi vent'anni in Afghanistan e per il regime dei talebani, che lo scorso anno hanno ripreso il potere, costituisce un'enorme sfida: l'emergenza si aggiunge infatti alla crisi economica che è andata aggravandosi dopo l'insediamento del governo guidato dal movimento islamico. La prima parte della giornata è stata scandita dalla conta delle vittime: il bilancio è andato rapidamente aggiornandosi nel corso delle ore, fino alla drammatica constatazione dei responsabili locali a Paktika: "Si stanno scavando fosse dopo fosse" per contenere le vittime, "ci sono persone ancora intrappolate fra le macerie". Questo anche perché il sisma ha colpito una zona già resa vulnerabile dalle forti piogge. Le testimonianze raccolte sono drammatiche: "E' stato orribile - ha raccontato all'Afp Arup Khan, 22enne ricoverato nell'ospedale di Sharan, capoluogo della provincia di Paktika -. C'erano urla ovunque. I bambini e la mia famiglia erano sotto il fango". Secondo un inviato dell'Onu sarebbero circa 2.000 le abitazioni distrutte. L'ultimo gravissimo terremoto a colpire l'Afghanistan - di magnitudo 7,5 - risaliva al 2015, quando però furono in totale circa 380 le vittime fra Afghanistan e Pakistan. Il primo appello alla mobilitazione per gli aiuti lo ha lanciato papa Francesco: "Esprimo la mia vicinanza ai feriti e a chi è stato colpito dal sisma, e prego in particolare per quanti hanno perso la vita e i loro familiari. Auspico che con l'aiuto di tutti si possano alleviare le sofferenze della cara popolazione afghana", ha detto il pontefice al termine dell'udienza generale in piazza San Pietro, quando ancora il bilancio del sisma, pur drammatico, era di qualche centinaio di vittime. Poi, dal Palazzo di Vetro a New York, il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres: "Il mio cuore è con il popolo che sta già vacillando per l'impatto di anni di conflitto, difficoltà economiche e fame - ha detto -. Le Nazioni Unite in Afghanistan sono pienamente mobilitate, i nostri team sono già sul campo per valutare le necessità e fornire un supporto iniziale". Quindi ha sottolineato di "contare sulla comunità internazionale per aiutare a sostenere le centinaia di famiglie colpite da quest'ultimo disastro", affermando che "ora è il momento della solidarietà". A spiegare bene l'impatto catastrofico che i danni causati dal terremoto rischiano di avere su un Paese già allo stremo sono i dati forniti dal World Food Program: già 22,8 milioni di afghani - oltre metà della popolazione - soffrono la fame. La moneta locale è ai minimi storici e i prezzi del cibo sono in aumento. La malnutrizione acuta è sopra la soglia di emergenza in 27 delle 34 province, e si prevede che peggiorerà, con quasi la metà dei bambini al di sotto dei cinque anni e il 25% delle donne incinte e che allattano che hanno urgente bisogno di sostegno nutrizionale salvavita. Il Wfp ha quindi calcolato calcolato la necessità di 220 milioni di dollari al mese per interventi salvavita. (ANSA). RP/ S0B QBXB (ANSA).