Fiorella Mannoia: sold out il live di giovedì a Trento ma ancora qualche biglietto per venerdi

di Fabio De Santi

<Sono davvero felice di come è stato accolto il mio ultimo disco, sono contenta di ogni singolo brano realizzato. Sono certa che tutte le canzoni al suo interno siano bellissime e all’altezza di competere con le canzoni che ho cantato in tutti questi anni. È stato molto difficile dover scegliere quali di questi riportare sul palco in concerto: non potevo ovviamente farli ascoltare tutti, ma meritavano tutti egualmente di essere riprodotti in concerto>. Così Fiorella Mannoia ha raccontato ai lettori de L’Adige la sua soddisfazione per il successo di “Personale” l’album che sarà il cuore della doppia data all’Auditorium di Trento: già sold out da tempo quella di domani sera, giovedì 31 alle 21, mentre sono ancora poco meno di un'ottantina i biglietti a disposizione per il concerto di venerdì.

Ad accompagnare la cantante romana che oltre ai brani tratti dal suo nuovo progetto discografico presenterà insieme ai suoi classici e anche ad un omaggio al grande Fred Buscaglione, ci sono i musicisti Diego Corradin (batteria), Claudio Storniolo (pianoforte e tastiere), Luca Visigalli (basso), Carlo Di Francesco (percussioni e alla direzione musicale), Max Rosati (chitarre) e Alessandro "Doc" De Crescenzo (chitarre). “Personale” ha fatto breccia nel cuore di molti per la forza evocativa dei testi e per il suo senso di positività: <Credo che “Personale” – spiega la Mannoia -  sia un disco di speranza e d’amore nel senso più ampio del termine, con storie che nascono, storie che finiscono, storie per il prossimo. È anche un lavoro meno elettronico rispetto al precedente che rispecchia pienamente quello che sono oggi, quello che voglio raccontare>. Lo dimostra anche l’ultimo singolo "Imparare ad essere una donna" che si sta imponendo anche nelle airplay radiofonich: <La canzone è frutto di in una collaborazione con Federica Abbate e Cheope: quando il brano era ancora in stato embrionale ci siamo confrontati e abbiamo pensato che potesse essere definita al meglio nel momento in cui tutto il testo si fosse concretizzato in una sola frase, “Imparare ad essere una donna”. Mi ricordavo di una frase di Simone de Beauvoir, “donne non si nasce, lo si diventa”, che mi era rimasta impressa da quando ero adolescente, e per questo brano ho voluto riprendere proprio quella riflessione>. Nel doppio show all’Auditorium verranno anche proiettate alcune delle foto che l’artista ha scattato e che sono collegate ai brani dell’album: <Ho voluto questo abbinamento tra musica e immagini. Il disegno del palco vuole ricordare un po’ l’obiettivo di una macchina fotografica. Lo show designer che lo ha ideato il tutto insieme a noi, ha colto perfettamente il senso del disco, creando alle nostre spalle “l’occhio” dell’obiettivo fotografico>.

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