Manovra, spread sotto pressione Boom dei tassi dei titoli di Stato

Avvio carico di tensioni sui mercati

AGGIORNAMENTO: Lo spread tra Btp e Bund sfonda la soglia dei 280 punti base, a 281, sugli schermi Bloomberg. Il rendimento del decennale italiano sale al 3,24%.

AGGIORNAMENTO: Si amplia ulteriormente la corrente di vendite in Piazza Affari: l'indice Ftse Mib ha toccato un ribasso minimo di giornata del 3%, con le banche sotto la pioggia di vendute. Banca Ifis perde il 10%, Banco Bpm, Bper e Creval il 7,8%, Unicredit, Intesa oltre sei punti percentuali, Ubi è sospesa in asta di volatilità. Le vendite coinvolgono anche altri titoli strutturali, come Enel e Generali, che cedono il 4%. Astaldi, dopo la domanda di concordato preventivo 'con riserva', crolla del 22%.

Tensioni sui titoli di Stato italiani dopo il rapporto deficit/pil previsto al 2,4% per tre anni nella nota di aggiornamento al Def. Lo spread tra Btp e Bund supera anche la soglia dei 270 punti base, a 272. Il rendimento del 10 anni del Tesoro è in rialzo al 3,18%.

AGGIORNAMENTO: Si amplia il calo di Piazza Affari nei primi scambi: l’indice Ftse Mib perde il 2,2%, con Intesa e Unicredit che cedono oltre il 5% e tutto il settore del credito sotto la pioggia di vendite in parallelo a quella che sta colpendo i titoli di Stato italiani.
Il rendimento del Btp a 10 anni sale infatti di oltre 20 punti base e lo spread con la Germania è a oltre 260 punti.


 Avvio carico di tensioni sul mercato telematico per i titoli di Stato italiani dopo il rapporto deficit/pil previsto al 2,4% per tre anni nella nota di aggiornamento al Def: nei primissimi scambi il rendimento del Btp a 10 anni sale di 12 punti base con un rendimento che raggiunge la soglia psicologica del 3%.

Lo spread Btp-bund dopo i primi scambi segna 258 punti base, con un rendimento del decennale italiano al 3,07%. Ieri il differenziale aveva chiuso 235,5 punti base.

I futures sull’avvio di Piazza Affari sono pesanti, con il contratto sulla partenza dell’indice principale Ftse Mib in calo di circa un punto percentuale rispetto alla chiusura di ieri.
Con i primi scambi sui mercati telematici molto difficili per i titoli di Stato italiani, sono ovviamente fortemente negativi in particolare i futures sui titoli bancari «made in Italy». Le previsioni pesanti sulla Borsa di Milano trascinano al ribasso anche i futures sull’avvio degli altri listini europei, visti in calo in avvio tra lo 0,1% e lo 0,4%.

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