Poli si aggiudica l'area ex Opel in via Brennero Il progetto: nuovo iper da 5 mila metri quadri

di Francesco Terreri

Raffica di colpi di scena all'asta per l'area ex Opel. Il compendio è stato aggiudicato all'unica offerta presentata, quella del gruppo Poli, al prezzo di 9 milioni 230 mila euro, inferiore del 25% al prezzo a base d'asta che era di 12 milioni 304 mila euro.

Ma a che cosa serve a Poli un ettaro e mezzo a pochi passi dall'IperPoli, aperto poco più di due anni e mezzo fa? Qui arriva la seconda sorpresa: serve a realizzare un nuovo IperPoli dalla superficie più che doppia rispetto a quello esistente, 5.000 metri quadri rispetto ai 2.300 attuali. Terza e ultima notizia, ma questa non è una sorpresa: la Sir di Bortolo Dalle Nogare , Paolo Pedri e Antonio Miorelli , finora proprietaria dell'area, è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Rovereto.

È accaduto tutto ieri mattina. A Trento era in programma l'asta per l'ex Opel, l'area da 15.380 metri quadri su via Brennero di proprietà della Sir ma pignorata da un creditore. Prezzo base 12,3 milioni, rialzo minimo di 124 mila euro ma c'è anche la possibilità di offrire un ribasso fino al 25%, salvo naturalmente essere sopravanzati da offerte superiori. Il terreno, che urbanisticamente ha ancora una destinazione mista, è stato inserito nel piano commerciale del Comune come area per grandi strutture di vendita.

Da qui l'interesse di catene della grande distribuzione da fuori Trentino. Almeno una delle venete, Tosano, Rossetto, Martinelli, stava per presentare un'offerta.

Invece si è fatto avanti il gruppo Poli con l'offerta al ribasso, che è stata anche l'unica presentata. Durante l'asta, al professionista delegato dal Tribunale, l'avvocato Roberto Gorgazzini , è arrivata la notizia che il Tribunale di Rovereto ha dichiarato fallita la Sir, schiacciata da 32 milioni di debiti e un patrimonio netto negativo ( l'Adige di domenica scorsa). La procedura fallimentare però non dovrebbe bloccare l'aggiudicazione dell'area: sia la curatela fallimentare che l'unico creditore fondiario, Unicredit, non dovrebbero infatti avere interesse a fermare l'esecuzione immobiliare.

Ma perché il gruppo Poli ha deciso di acquistare l'ex Opel? «Tutto nasce dal fatto che l'IperPoli sta lavorando molto e siamo in difficoltà per gli spazi ristretti - spiega il direttore affari generali del gruppo Mauro Poli - Abbiamo l'esigenza di offrire migliori servizi ai clienti. Nell'attuale sede da 2.300 metri quadri spesso ci troviamo in difficoltà nello sviluppare servizi per mancanza di spazio, come si è visto ora che abbiamo dovuto ricavare un angolo per il sushi».

«Sapendo che c'era quest'area in vendita, abbiamo ipotizzato l'opportunità di una struttura più adeguata all'offerta per la nostra clientela, con spazi più agevoli e un maggiore assortimento di prodotti». Da qui l'idea di spostare l'attuale IperPoli e di realizzare nel giro di qualche anno una struttura di vendita più grande. «L'ex Opel - prosegue Poli - è stata identificata dal Comune come una delle aree per grandi strutture. Abbiamo partecipato all'asta e ora aspettiamo l'aggiudicazione formale. Poi prepareremo il progetto. Ma abbiamo bisogno di una struttura molto ampia, di raddoppiare quella attuale o anche più per avere una convenienza economica complessiva».

Una struttura da 5.000 metri quadri genererà un indotto importante con le imprese edili che la realizzeranno e l'occupazione che aumenterà. «Pensiamo di dare il lavoro a imprese locali».
E il vecchio piano attuativo di zona mista residenziale, direzionale e commerciale? «Dobbiamo condividere i ragionamenti con l'amministrazione comunale ma questo è un progetto fermo da anni e la situazione è molto cambiata, va rivisto».

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