Stop ai privati, A22 gestirà in proprio le aree di servizio

di Francesco Terreri

Autobrennero gestirà direttamente le aree di servizio, cioè i bar, ristoranti, negozi e strutture di relax presenti lungo la tratta autostradale Modena-Brennero, in modo da promuovere i prodotti del territorio, invece di affidare le aree, come ora, in subconcessione a operatori privati.

Sull'A22, inoltre, sarà sperimentata la guida intelligente, cioè i sistemi per distanziare i veicoli e regolare il traffico, in collegamento con la futura nuova ferrovia del Brennero, che consentirà una programmazione congiunta, mandando ad esempio più tir su rotaia quando c'è il maggior traffico su gomma. Tutto questo potrà accadere quando Autostrada del Brennero spa sarà una società in house, cioè interamente pubblica, e avrà rinnovata la concessione. Ma prima c'è un passaggio decisivo: bisogna decidere quanto comanderanno in A22 gli enti locali e quanto il governo di Roma.

Per sciogliere questo nodo i presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano Ugo Rossi e Arno Kompatscher incontreranno a breve il ministro dei Trasporti Graziano Delrio . Lo ha annunciato ieri a Trieste Debora Serracchiani , presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, che sarà presente all'incontro perché il futuro di Autovie Venete, la società autostradale del Friuli, viaggia sullo stesso binario di Autobrennero.

«Ho sentito Delrio la scorsa settimana, l'incontro non è stato ancora fissato ma ci sarà presto - conferma il presidente della Provincia Rossi - Dopo il riconoscimento da parte della Commissione europea della possibilità della concessione in house, ci sono da approfondire le questioni del modello di governance e del piano economico finanziario di A22». Il problema è che il concedente è lo Stato mentre Autobrennero sarà controllata dagli enti locali, Province e Regione. In Friuli la soluzione è l'ingresso di Anas, società a sua volta interamente pubblica, in Autovie Venete.

«Nel nostro caso invece lo Stato sarà presente nel comitato che garantisce il controllo analogo - spiega Rossi - Bisogna evitare che questo significhi il controllo del governo sulla società ma, al tempo stesso, dare allo Stato il peso adeguato al fatto che è l'ente concedente. Vogliamo fare un passo avanti verso la concessione». Le altre tappe previste dalla convenzione dell'anno scorso sono la valutazione di Autobrennero, la liquidazione dei privati, il piano economico finanziario, le concessioni parallele come la Cispadana. Obiettivo: chiudere entro un anno.

La nuova società interamente pubblica consentirà soluzioni nuove su traffico e aree di servizio, anche perché qui c'è il progetto collegato del tunnel del Brennero e della nuova ferrovia, in parte finanziati dalla stessa A22. «Potremo utilizzare le tariffe autostradali nel modo giusto - spiega Rossi - modularle per regolare il traffico. La nuova infrastruttura ferroviaria ci permetterà per primi di sperimentare la guida intelligente su gomma, la smart road. Si tratta di gestire l'autostrada con una regolamentazione del traffico abbinata alla ferrovia, a seconda dei periodi stagionali».
Altra novità, la gestione diretta delle stazioni di servizio, distributori di carburante esclusi. «Ci consentirà di avviare una grande promozione dei prodotti locali e tipici, non solo nel food ma anche nel pleasure - conclude Rossi - la sosta in posti belli».

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