L'Antitrust multa la Popolare di Vicenza In Trentino mutui per 180 milioni

di Francesco Terreri

Consumatori costretti nei fatti a diventare soci per ottenere un mutuo agevolato in modo da finanziare le operazioni di aumento di capitale sociale svolte nel 2013 e nel 2014. Una pratica commerciale scorretta, per la quale l’Antitrust ha sanzionato la Banca Popolare di Vicenza per un ammontare di 4 milioni 500.000 euro. Le azioni della Popolare, come fanno notare le organizzazioni dei consumatori che hanno promosso la causa, oggi non valgono praticamente più nulla.

La Popolare Vicenza ha due filiali in Trentino, a Trento e Rovereto. Nei due anni considerati dall’Antitrust, come emerge da uno degli ultimi prospetti della banca presentati alla Consob, in Trentino era stato erogato l’1% circa dei prestiti alla clientela, pari a oltre 300 milioni di euro nel 2013 e a più di 250 milioni nel 2014.

Di essi, circa 180 milioni nel 2013 e 150 milioni nel 2014 sono mutui. Nel 2013, spiega l’Autorità garante della concorrenza, quasi la metà dei mutui immobiliari e di liquidità della banca era abbinata alla vendita di azioni, nel 2014 più della metà.
Secondo l’Antitrust, la banca nel periodo 2013-aprile 2015 ha condizionato l’erogazione di finanziamenti a favore dei consumatori all’acquisto da parte degli stessi di proprie azioni o obbligazioni convertibili. Le condotte della Popolare Vicenza «hanno limitato considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori», inducendoli a sottoscrivere titoli della banca difficilmente negoziabili e liquidabili.

Tra i 118 mila soci della Popolare, ora diventata spa, ci sono decine di trentini. Il Centro Tutela Consumatori si è affidato all’avvocato Mauro Poncini di Vicenza. «In procura a Vicenza ci sono già un migliaio di denunce - spiega Poncini - ma le segnalazioni che abbiamo sono oltre 3.000».

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