Provincia, caos appalti: stop al servizio scuolabus Ditta non dichiara due condanne, la gara è nulla

di Andrea Bergamo

Duro colpo per gli operatori del trasporto locale aderenti al Consorzio trentino autonoleggiatori. L'appalto di 83 milioni 772mila euro che il gruppo si è aggiudicato negli scorsi mesi per il servizio scuolabus è stato annullato dalla Provincia, in seguito alle verifiche sulle dichiarazioni delle 131 aziende aderenti, che contano un totale di 600 addetti. Uno dei titolari di una ditta consorziata ha infatti omesso di dichiarare due diverse condanne - una delle quali relative al reato di guida in stato di ebbrezza - nella documentazione di rito.

Il mondo degli autotrasportatori è in subbuglio, dopo che il Cta ha inviato a tutti i soci un messaggino nel quale si annuncia che «la Provincia ha definitivamente annullato l'appalto» che riguardava la gestione del servizio fino all'anno scolastico 2019/2020, e che ora il gruppo guidato dal presidente Lorenzo Laner starebbe valutando di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale. Una decisione in merito sarà assunta dal consiglio, che si riunirà a fine mese o - al più tardi - a inizio agosto. Lo stesso Laner getta acqua sul fuoco: «Risolveremo la questione, i consorziati possono stare tranquilli».

L'appalto era stato assegnato provvisoriamente al Consorzio degli autonoleggiatori trentini lo scorso febbraio, in attesa delle verifiche di rito della documentazione presentata, in base al codice degli appalti. Le verifiche hanno accertato che un'azienda con sede nel Trentino meridionale non ha dichiarato due diverse condanne riportate da uno dei titolari. L'autocertificazione rappresenterebbe dunque una falsa dichiarazione che comporta l'annullamento dell'appalto. La prima condanna riguarda il mancato pagamento di 150 euro di contributi previdenziali, reato depenalizzato fino alla somma di 5.000 euro. La seconda si riferisce invece al reato di guida in stato di ebbrezza, accertato la sera dell'antivigilia di Natale, quando l'autista non stava lavorando.

L'avvocato Maria Cristina Osele, che difende il Cta, punta a chiarire i contorni della vicenda. Il Consorzio sostiene infatti la correttezza delle dichiarazioni sottoscritte dall'autonoleggiatore. Secondo il Consorzio, infatti, l'autista avrebbe estinto il reato attraverso la misura della pena alternativa dei lavori socialmente utili, mentre l'Avvocatura della Provincia evidenzia il valore costitutivo della pronuncia nel merito da parte del giudice, arrivata dopo la chiusura del termine di presentazione delle offerte. Sulla base di una sentenza del Consiglio di Stato, che recentemente si è pronunciato su un caso simile, l'avvocato Osele dovrà dimostrare che l'estinzione del reato di guida in stato di ebbrezza avviene in modo automatico.

A rimetterci saranno ora tutte le aziende del territorio (dal capoluogo alle valli) aderenti al Cta. Consorzio che attualmente sta già gestendo il servizio in proroga. La base è in fermento e qualcuno ha già chiesto le dimissioni dell'intero direttivo, dato che oltre all'appalto è a rischio anche la fidejussione di quasi 1,6 milioni di euro. «Ma la questione non si risolverà certo con un nostro passo indietro, che non stiamo neppure valutando» è la risposta secca del presidente Laner, che aggiunge: «Il Cta è un'azienda in salute, con un fatturato di circa 33 milioni di euro l'anno, 20 dei quali legati all'appalto per il servizio scuolabus, trasporto disabili e servizi integrativi di linea».

Oltre a garantire il servizio a 14mila ragazzini dalla materna alla secondaria di primo grado, distribuiti su 500 plessi sparsi su tutto il territorio provinciale, il Cta accompagna circa un migliaio di utenti con disabilità presso i centri educativi e serve le zone che - per ragioni economiche - non sono coperte dal trasporto pubblico di Trentino Trasporti Esercizio.

E ora cosa accadrà, a poco più di un mese dalla riapertura delle scuole? «In casi di estrema urgenza a causa di eventi l'amministrazione non può prevedere, l'ordinamento consente il ricorso alla procedura negoziata, senza previa pubblicazione di un bando di gara» chiarisce il dirigente del Servizio trasporti della Provincia, Roberto Andreatta.

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