Ecco chi hanno premiato i trentini con la donazione del «5 per mille»

di Matteo Lunelli

«Dona il tuo 5 x mille»: tutti coloro che compilano la dichiarazione dei redditi si sentono dire questa frase. Chi dal commercialista, chi dal presidente di qualche associazione sportiva, chi vedendo le campagne di sensibilizzazione sulla stampa, in televisione o su internet. La frase è spesso accompagnata da un: «Non ti costa nulla e puoi contribuire alle attività» di quel determinato ente, gruppo o Onlus. Ed effettivamente è vero: ogni contribuente ha la possibilità, ma non l’obbligo, di vincolare il cinque per mille della propria imposta sul reddito a sostegno di un ente nelle quattro categorie prestabilite (volontariato, ovvero Onlus e associazioni di promozione sociale, attività sociali svolte dal Comune di residenza, ricerca sanitaria, scientifica e universitaria e associazioni sportive dilettantistiche). Il calcolo che ne deriva è appunto percentuale, quindi l’incasso dipende sì dal numero di persone che scelgono, ma soprattutto dal loro reddito: banalizzando, meglio essere scelti da cinque persone ricche che da cento povere.

Ma quanti sono quei soldi? E chi incassa quanto? Sul sito dell’agenzia delle entrate è stato pubblicato nei giorni scorsi l’elenco completo di tutti gli enti destinatari del contributo per l’anno finanziario 2014.

IN TRENTINO

In provincia sono stati ammessi a contributo 1.056 enti, ma 27 di questi non hanno ricevuto nemmeno un euro. Così la somma totale è di 1.029 associazioni o enti che sono riusciti a intascare qualche euro. Anzi, più che «qualche euro», considerato che si tratta di cifre importanti: in totale, infatti, in Trentino sono finiti oltre 3 milioni di euro. Per la precisione 3.040.044.

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Questo grazie a 94.529 persone che hanno scelto di donare il 5 x mille a enti sul territorio. Naturalmente i trentini che hanno donato sono verosimilmente molti di più, considerato che in tanti hanno scelto di sostenere associazioni nazionali, come Emergency o Medici senza frontiere. Il conteggio, quindi, riguarda solo i trentini per il Trentino.

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Chi ha avuto il numero maggiore di sostenitori è stato il Villaggio dei Bambini Sos di Trento: 13.082 persone hanno consentito alla Onlus di incassare 461 mila euro. Al secondo posto, molto distanziata, la sezione locale della lotta contro i tumori: 4.030 scelte per un totale di 107 mila euro. Al sesto posto troviamo il primo ente che non sia di volontariato ma che appartiene alla sezione «ricerca scientifica»: si tratta dell’Università di Trento, che ha ricevuto 39 mila euro grazie a 698 persone che hanno indicato l’ateneo nella dichiarazione dei redditi. Per quanto riguarda la categoria dei comuni, al primo posto c’è Trento: l’amministrazione ha ricevuto poco più di 38 mila euro, vista la preferenza di 1.105 cittadini. Infine per quanto riguarda il mondo delle associazioni sportive, al primo posto in provincia troviamo il Fiemme (85 contribuenti, 4.998 euro), seguito dalla Pallavolo C9 Arco Riva (149 contribuenti, 4.633 euro).

Ecco la classifica completa:

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IN ALTO ADIGE

Per quanto riguarda la provincia di Bolzano, al primo posto si piazza la Croce Bianca, che incassa la bellezza di 767 mila euro grazie alla generosità di 25 mila persone. Al secondo posto troviamo l’Associazione Suedtiroler Krebshilfe per l’assistenza ai tumori (115 mila euro) e al terzo la Lotta contro i tumori Bolzano (42 mila euro). Per quanto riguarda le associazioni sportive svetta lo Sportclub Merano, con quasi diecimila euro, mentre il Comune di Bolzano è leggermente dietro quello di Trento, con 36.693 euro. A livello di Provincia, che rientra nella macro categoria degli enti di ricerca sanitaria, quella di Bolzano batte quella di Trento 6.600 euro a 2.000 (96 persone contro 51).

IN ITALIA

La raccolta totale a livello nazionale ammonta a 484.910.997,82 euro (332.877.367,18 euro solo alle associazioni di volontariato, ovvero quasi il 70%), con un aumento di quasi 100 milioni (+24,3%) rispetto al 2013. Per quel che riguarda i beneficiari, va detto che nel campo delle associazioni di volontariato la situazione appare ormai cristallizzata.

In testa alla classifica troviamo ancora Emergency con 398.186 scelte e 13 milioni e 896 mila euro raccolti. Al secondo posto altra conferma per Medici senza Frontiere, con 240.495 scelte e 9.774.725 euro raccolti (nel 2013, 247.607 scelte e 7.944.388); terza l’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) con 293.753 scelte e 8.488.133 euro (a fronte lo scorso anno di 294.851 scelte e 6.831.199 euro). Al quarto posto l’Ail (Associazione italiana contro le leucemie), con 213.025 scelte e 6.776.524 euro raccolti. Quinta l’Unicef (6.131.277 euro), sesta la Lega del Filo d’Oro (4.653.489 euro), settima la Fondazione dell’ospedale pediatrico Meyer (4.181.083 euro), ottave le Acli (4.042.994 euro), nona Save the Children (3.988.526 euro) e decima l’Auser (3.834.065 euro). Per quanto riguarda la ricerca, è l’Airc che guida la classifica impegnata sia dal punto di vista sanitario (346 mila scelte pari a 16 milioni di euro) sia da quello scientifico (1 milione di scelte e 41 milioni di euro). Sommati, i risultati conseguiti in entrambi i settori da chi è impegnato nel cercare una soluzione al cancro, hanno premiato l’Airc con oltre 65 milioni di euro.


COMUNI: TRENTO DAVANTI A TUTTI

Una goccia nel mare. Ma, di questi tempi, sempre meglio di niente. Anche i Comuni hanno ricevuto dei contributi tramite il 5 per mille: risorse che però servono per le attività sociali organizzate e svolte dalle stesse amministrazioni, non certo per, ad esempio, pagare gli stipendi dei consiglieri.

In Trentino 209 Comuni hanno beneficiato del contributo, ma in realtà sono 208, visto che nella tabella pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, a Cloz risultano zero contribuenti e quindi zero euro. In totale l’importo «trentino» ammonta a 169 mila euro, ricevuti dalle varie amministrazioni grazie alle preferenze espresse da 6.113 persone.

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In linea di massima, la classifica ricalca in gran parte le dimensioni delle varie città o paesi, con Trento e Rovereto che si piazzano rispettivamente al primo e secondo posto.
Il capoluogo è stato selezionato da 1.105 persone e l’amministrazione potrà contare su 38.127 euro in cassa. Nella città della Quercia siamo a circa un terzo: 445 persone e poco più di diecimila euro. Al quarto posto, dopo Pergine Valsugana, la prima sorpresa: Caldonazzo, con i suoi 3.500 abitanti, si lascia alle spalle comuni ben più grandi, come Arco, Riva del Garda e Mori. Restando nella zona della Valsugana, exploit per Roncegno, Bosentino e Bedollo, che battono Mezzolombardo e Dro.

In coda alla classifica troviamo Bresimo (10 euro), Grauno (5,32 euro) e Massimeno (4,85 euro): tutte e tre hanno ricevuto una sola preferenza. Una sola preferenza l’ha ricevuta anche Amblar, che però incassa 107 euro. Evidentemente si è trattato di un buon, inteso come facoltoso, contribuente. In tal senso bene anche Palù del Fersina: due sole scelte, ma 221 euro guadagnati.
Guardando la classifica italiana completa, Trento si piazza nella parte alta della classifica, ottenendo un dignitoso venticinquesimo posto e superando di due posizioni i cugini di Bolzano, che si fermano al ventisettesimo posto (36.693 euro, 1.016 scelte).

Ecco l'elenco completo:

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A livello nazionale al primo posto troviamo Roma, che porta nelle proprie casse la bellezza di 398 mila euro (8.829 scelte). Al secondo posto c’è Milano, che guadagna 338 mila euro, seguita da Torino, staccatissima dalle prime due con «solo» 169 mila euro.

Molto più distanti le altre: Bologna (87 mila euro), Venezia (77 mila euro), Verona (76mila euro), Genova (75 mila euro) e Firenze (72 mila euro). A questo punto la grande sorpresa: il Comune vicentino di Valdagno, poco più di venticinquemila abitanti, porta a casa 70 mila euro, superando città come Napoli, Padova, Brescia, Cagliari e Udine.

Ecco invece l'elenco delle Associazioni sportive:

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