Gli industriali Euregio No ai confini interni

«Non servono nuovi confini interni all’Unione europea. Gli oltre 70 anni di pace della recente storia europea hanno permesso al nostro continente di diventare l’area più avanzata e quella con le migliori prestazioni sociali a livello mondiale. Non possiamo rinunciare a quanto ottenuto per via di interessi individuali di singoli Stati».

Lo affermano in una nota congiunta i presidenti delle associazioni industriali dell’Euregio, Giulio Bonazzi (Confindustria Trento), Stefan Pan (Assoimprenditori Alto Adige) e Reinhard Schretter (industriali tirolesi), incontratisi a Bolzano per discutere della possibile chiusura dei confini al Brennero annunciata dall’Austria e sulle ripercussioni sul futuro dell’Europa.

«La forza economica del nostro territorio garantisce un’elevata qualità della vita ai suoi abitanti e allo stesso tempo attira persone da fuori. In particolare i profughi, che sono costretti ad abbandonare il proprio paese, si orientano verso territori in cui sono maggiori il benessere e le opportunità occupazionali», proseguono i tre presidenti.

Industriellenvereinigung Tirol, Assoimprenditori Alto Adige, Confindustria Trento sono convinte che sia indispensabile «una soluzione complessiva europea che rafforzi i confini esterni dell’Ue, promuova la compartecipazione solidale di tutti i Paesi europei e che intervenga a diminuire i flussi migratori attraverso il sostegno diretto dei Paesi di provenienza dei migranti».

Contrarietà alla linea austriaca ha espresso oggi anche il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker: «Non mi piacciono queste misure sui controlli ai confini e ora  sono sotto esame: la questione è vedere se sono in linea con le regole Ue».

Il tema verrà affrontato direttamente da Juncker con il cancelliere austriaco Werner Faymann.

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