Famiglie coop, nel 2015 fatturato stabile Ma il 40% dei negozi continua a perdere

di Francesco Terreri

Il fatturato totale delle 75 Famiglie cooperative era a novembre di poco inferiore al 2014. «Con il mese di dicembre e il Natale dovremmo avere una tenuta complessiva rispetto a un anno tragico come il 2014, quando il calo dei ricavi è stato del 4,5%» afferma il responsabile consumo della Federazione Giuseppe Fedrizzi.

Le vendite annuali si dovrebbero quindi avvicinare ai 330 milioni di euro, in linea con l'anno precedente. Ma il recupero non è per tutti. Secondo il sondaggio fatto dalla Cooperazione a fine anno, il 60% delle Famiglie coop ha perso volume d'affari e per il 40% il 2015 è stato un anno di crisi, con i margini in contrazione e un probabile risultato di bilancio negativo.

È questo il quadro nel quale si collocano le fibrillazioni delle cooperative di consumo delle valli, alle prese ormai non tanto con la crisi economica quanto con la concorrenza sempre più accentuata, di cui sono segnali le nuove aperture di supermercati grandi e piccoli da parte del gruppo Poli, di Dao-Conad, che peraltro è una cooperativa di dettaglianti, di Eurospin.

Proprio sulle nuove aperture messe in cantiere dal gigante del discount si stanno giocando le decisioni di alcune Famiglie cooperative come quella delle Giudicarie, che sta valutando - e secondo alcuni avrebbe già deciso - di lasciare Sait e aderire a Dao.

Nelle 16 Famiglie coop delle zone turistiche, 12 delle quali chiudono i bilanci al 30 settembre e 4 al 31 ottobre, il fatturato complessivo dovrebbe calare di poco, grazie soprattutto alla buona estate 2015, col ritorno dei turisti e un incremento delle vendite intorno al 3%, che compensa almeno in parte i magri mesi precedenti. Le assemblee di bilancio sono in programma tra fine gennaio e fine febbraio.

Nell'esercizio precedente le cooperative «turistiche» avevano totalizzato 125,5 milioni di ricavi, in calo del 2,1% sull'anno prima, e complessivamente erano con i conti in pari (38 mila euro di utile «consolidato»), ma con una divaricazione tra 8 Famiglie in rosso e 8 con un risultato positivo. Inoltre le 12 coop aderenti al Sait, con 85 milioni di fatturato totale, erano in perdita di 466 mila euro, mentre le due socie di Dao, Val di Non e Fassa, con 40 milioni di vendite facevano un utile totale di 504 mila euro. Va ricordato che il patrimonio complessivo delle 16 coop ammonta a oltre 47 milioni e nella maggior parte dei casi consente di assorbire la perdita.

La pressione sui margini e sui risultati si è accentuata, sia per la politica generale delle coop con la campagna annuale sui prezzi bassi («Costa meno»), sia per la guerra dei prezzi con l'accresciuta concorrenza. «Con i prezzi competitivi sempre a scaffale - spiega Fedrizzi - si vende di più fidelizzando i clienti ma qualche decimale sulla marginalità si perde».
Tra i primi risultati dell'esercizio 2014-2015, la Famiglia Val di Non, aderente a Dao, registra un leggero calo del fatturato e un miglioramento dell'utile a oltre 200 mila euro. Pinzolo, commissariata, vede una contrazione dei ricavi e un contenimento della perdita. La nuova Famiglia coop Vallate Solandre, frutto della fusione tra Valli di Rabbi e Sole e Cogolo, approverà dei conti con un fatturato in flessione ma in recupero rispetto al calo 2014.

«Riusciamo a confermare l'utile e il ristorno ai soci - afferma la presidente Marina Mattarei - grazie soprattutto al contenimento dei costi».

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