Scatta il fondo di 28 milioni di euro per le tre Casse rurali in affanno

Voto unanime, nell'assemblea del Fondo Comune delle Casse Rurali Trentine, alla proposta di aiuto, sotto forma di rafforzamento professionale, delle «sorelle» Casse Rurali in difficoltà.

L'assemblea convocata dal presidente Luigi Gino Cristoforetti presso la sede della controllata Phoenix Informatica Bancaria, ha ratificato la decisione presa in precedenza dal consiglio di amministrazione del Fondo Comune, la società-cassaforte delle Casse Rurali trentine (può contare su 97 milioni di patrimonio) che ha come mission quella di aumentare il loro vantaggio competitivo tramite soluzioni informatiche tecnologicamente adeguate alle loro esigenze.

Un'assemblea veloce, assente il presidente del socio Cassa Centrale Banca, Giorgio Fracalossi (Cassa Centrale era rappresentata dal direttore generale Mario Sartori ). Voto unanime, alla fine, e un solo intervento, dopo la relazione introduttiva di Cristoforetti: quella del commissario della Banca d'Italia, Giambattista Duso , che ha pilotato nell'ultimo anno l'intervento di risanamento della Cassa Rurale di Folgaria, diventata Rurale degli Altipiani, che si è riunita in assemblea per eleggere il consiglio di amministrazione e sancire la fine del commissariamento.

Il «pacchetto» di aiuti messo in campo dal Fondo Comune per le Casse in affanno è di 28,1 milioni di euro. La parte del leone la fa la Cassa Rurale di Rovereto per la quale il Fondo Comune sottoscriverà un prestito irredimibile (che, a differenza del prestito subordinato, è destinato ad assorbire le perdite della società emittente anche al di fuori della fase di liquidazione o delle procedure concorsuali ed è assimilabile ad una partecipazione al capitale) di 5 milioni di euro, che andranno a rafforzare il Core Tier 1 (componente primaria del capitale della banca), e 8 milioni di prestito subordinato, per superare la soglia minima del 10,5% dell'indice di patrimonializzazione total capital ratio .

Per la Cassa Rurale Valli di Primiero, il sostegno del Fondo Comune sarà invece di 8 milioni (prestito subordinato).

Altri 7,1 sono riservati alla Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella, per permetterle il riacquisto di obbligazione subordinate dai sottoscrittori.
Altipiani: «regalo di Natale».

Per quanto riguarda la Cassa Rurale di Folgaria , oggi Cassa degli Altipiani, il Fondo Comune aveva già deliberato un prestito subordinato nel 2013 per 4,9 milioni di euro: la decisione è stata quella di ridurlo per 1,95 milioni, portandolo a 2,95 . Un «regalo di Natale», su cui è intervenuto in assemblea il commissario Duso, che permette alla Rurale di tornare in bonis ed uscire dalla fase commissariale.

Le Casse Rurali trentine chiudono l'anno con circa 70 milioni di euro di perdite accumulate. E alcune Casse andranno in rosso nel 2015 perché costrette a concorrere al salvataggio di Banca Marche, Popolare dell'Etruria, CariChieti e Cassa di Risparmio di Ferrara. Un obbligo imposto (che vale 24,9 milioni di aiuto, 14 in carico a Cassa Centrale Banca), ritenuto «ingiusto» dal sistema del credito cooperativo trentino. Che, come dimostrato ieri con l'intervento del Fondo Comune, s'arrangia di par suo, in autonomia, quando c'è da sostenere Casse in difficoltà.

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