Idroelettrico, Enel esce dalle centrali trentine

Enel ha ufficializzato la volontà di uscire dalla società costituita assieme ai soci trentini per gestire le sue ex centrali in provincia. Ora la parola spetta a Dolomiti Energia che ha il diritto di prelazione sulla quota messa in vendita: che diventi di Dolomiti Energia la quota del colosso nazionale dell'energia non dipende solo dalla spa trentina controllata da Provincia e dai Comuni di Trento e Rovereto e in cui sono presenti soci privati di peso come la famiglia Lunelli o l'Isa. Occorrerà capire se ci saranno altri acquirenti pronti a mettere sul tavolo cifre nell'ordine di centinaia di milioni di euro. Enel, a quanto si apprende, vorrebbe chiudere l'affare entro la metà di novembre.

Per la vendita della quota di Hde Enel ha dato mandato al fondo Macquaire Infrastructure and real estate che dovrà individuare il compratore. La platea dei potenziali acquirenti sarebbe già affollata, in particolare tra i fondi specializzati. Vengono citati, tra gli altri, il fondo F2i di Cassa Depositi e Prestiti, delle maggiori banche italiane e delle fondazioni, tra cui la Fondazione Caritro, già presente nelle energie rinnovabili (oltre alle infrastrutture come Autobrennero) ma non nell'idroelettrico.
Oppure società di private equity e di fondi di investimento come Terra Firma e Aquila Capital.

Va però ricordato che nel momento in cui Enel mettesse in vendita la quota in Hde, per il partner Dolomiti Energia scatterebbe il diritto di prelazione e la multiutility pubblico-privata trentina valuterebbe l'opportunità di comprare.
A che prezzo? Hde è iscritta nel bilancio Enel 2014 per 218 milioni e ha una produzione annua superiore ai 3 miliardi di chilowattora. Il 2014 è stata un'annata eccezionale per la piovosità - non così il primo semestre di quest'anno che dovrebbe essere tornato ai livelli standard - e Hde ha prodotto più di 4 miliardi di chilowattora, ottenendo ricavi per oltre 364 milioni, in crescita del 17% sull'anno precedente.

La marginalità, sempre molto elevata, è esplosa e l'utile netto è arrivato a 146,8 milioni, il 50% in più dei 98,1 milioni del 2013. L'azienda ha distribuito ai soci dividendi per 100 milioni, di cui 51 milioni a Dolomiti Energia e 49 a Enel.
Nel caso delle recenti cessioni altoatesine, Enel ha venduto a Sel il 40% di Se Hydropower per 345 milioni, ottenendo una plusvalenza di 141 milioni, e il 33% di Sf Energy (centrale di San Floriano) per 55 milioni, con una plusvalenza di 15.

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