Federturismo: "Basta randellare gli ospiti con la tassa di soggiorno"

«Se questo è il modo con cui si vuole sostenere un settore chiave dell’economia che in questi mesi dava finalmente segnali positivi, non serve nemmeno fare commenti». A dirlo è il presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio che aggiunge: «Basta massacrare i turisti stranieri in un momento i cui si sta cercando di rilanciare l’immagine dell’Italia nel mondo e basta randellare quelli italiani in un momento in cui il turismo interno cominciava a riprendersi».
«Mettiamo a confronto - dice - i 14 euro di tassa pagati da una coppia a Roma (con servizi e attenzioni sui trasporti etc oggettivamente discutibili) e 3 che si pagano a Parigi. Non ci paragoni. E poi ci si stupisce che i flussi si spostano?».

E continua: «È discutibile a mio giudizio anche la volontà di spostare la fiscalità su chi non vota in Italia e cioè i turisti stranieri. Ci sono fasce enormi di elusioni da recuperare: dagli esercizi abusivi agli affitti di case per poche notti. Mentre invece i clienti che in albergo si rifiutano di pagare la tassa di soggiorno sono molto pochi. Io voglio pensare che non ci sia una schizofrenia del genere. Preferirei piuttosto che che ci fosse una sorta di addizionale Iva, il governo deve togliere ogni ambiguità sulla tassa di soggiorno, il turista non può rifiutarsi di pagarla. È una tassa dovuta ma il governo pensi a farla pagare a tutti, non ad aumentarla.
Piuttosto va diminuita e, come diciamo da anni, spalmata sulla pluralità di soggetti che fanno parte del turismo (dai bar ai ristoranti etc.) sul modello della City Tax di New York».

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