A Trento prezzi in picchiata a maggio Spesa più conveniente ma consumi fermi

L’Italia a maggio esce dalla deflazione, il Trentino no. A Trento i prezzi diminuiscono dello 0,1% nel mese e dello 0,5% in un anno. La spesa è più conveniente, ma è anche un segnale che i consumi non sono ripartiti.

di Francesco Terreri

L’Italia a maggio esce dalla deflazione, il Trentino no. A Trento i prezzi diminuiscono dello 0,1% nel mese e dello 0,5% in un anno. La spesa è più conveniente, ma è anche un segnale che i consumi non sono ripartiti.

Il mese scorso il tasso di inflazione a livello nazionale è pari allo 0,1%, contro il -0,1% di aprile. A Trento invece i prezzi scendono dello 0,1% nel mese e dello 0,5% su base annua. Tra i capoluoghi di regione, solo Bologna registra una diminuzione tendenziale dei prezzi maggiore di Trento e pari al -0,7%, ma con un incremento mensile dello 0,5%. Viceversa, Bolzano si conferma la città più cara con un aumento mensile dello 0,3% e annuale dello 0,7%.

A Trento contribuiscono al calo soprattutto i prodotti alimentari, ma sono fermi nel mese e in diminuzione su base annua anche gli affitti e le bollette.

A livello nazionale, dice l’Istat, la ripresa dell’inflazione, dopo quattro mesi consecutivi di valori negativi, è dovuta principalmente al ridimensionamento della flessione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati e all’accelerazione dei prezzi dei servizi, in particolare di quelli relativi ai trasporti. Se poi si guarda al «carrello della spesa», cioè ai prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, i rincari sono pari al +0,8%, otto volte superiori al tasso di inflazione. Rispetto ad aprile, invece, l’aumento è dello 0,1%.

A Trento scendono nel mese in primo luogo i prezzi di prodotti alimentari e bevande analcoliche, che vedono una discesa dello 0,7% sia a maggio che rispetto allo stesso mese del 2014. Una riduzione mensile dello 0,5%, e del 2,4% annuo, si registra anche nelle bevande alcoliche, a differenza dei tabacchi che continuano a rincarare.

L’altra voce che a maggio rimane ferma è abitazione, acqua, elettricità e combustibili. Gli affitti salgono dello 0,1% nel mese ma scendono dello 0,4% in un anno. Le bollette sono ferme a maggio e calano del 4,1% annuo.

Vedono invece dei leggeri aumenti i prezzi di abbigliamento e calzature (+0,3% mensile ma -1,1% annuo), dei mobili e articoli per la casa (+0,2% mensile, fermi nell’anno), dei trasporti, compresi i carburanti (+0,4% mensile ma -1,6% annuo). Inflazione zero per i servizi sanitari (+0,5% sull’anno) e per l’istruzione, che però cresce del 6,7% annuo. Continua il calo dei costi delle comunicazioni (-0,6% e -2% annuo), a partire dalla telefonia, mentre nel mese sono fermi o in calo i prezzi di ricreazione, cultura, alberghi (che scendono su base annua), ristoranti (che rincarano nell’anno).

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