«Bisogna permettere ai poveri di vivere nei Paesi ricchi»

«Se si vuole aiutare la vita delle persone che vivono in Paesi poveri, allora permettiamo che vivano in un paese ricco, l'immigrazione può essere una forza dal punto di vista personale. Se uno è americano, è probabile che abbia avuto una storia di immigrazione. Io sto meglio dei miei nonni che erano sotto lo zar». A dirlo, nel suo intervento in videoconferenza al Festival dell'economia a Trento, il premio Nobel per l'economia Paul R. Krugman, in un dialogo con il coordinatore scientifico della manifestazione e presidente dell'Inps, Tito Boeri, e l'economista Daniel Gros.

A proposito delle difficoltà dell'Europa, del fatto che si dica che non c'è lavoro per tutti, «se noi vogliamo giustizia sociale - ha detto - dobbiamo avere anche la previdenza sociale. La libera circolazione del lavoro senza integrazione fiscale crea difficoltà. D'altra parte mi chiedo: in Portogallo l'economia depressa e giovani se ne vanno, ma allora chi pagherà le pensioni? Nelle politiche per l'immigrazione, ci deve essere una componente umanitaria, ma ci vogliono anche delle misure, non ho risposta a tutto». «Adesso - ha chiuso poi con una battuta - sono nel Regno Unito e posso restare solo un mese". «È benvenuto in Italia», la risposta di Boeri.

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