Italiana Costruzioni, scatta il monitoraggio

Italiana Costruzioni, la società che ha vinto l'appalto per la realizzazione all'Expo di Palazzo Italia, è operativamente tenuta da ieri sotto stretta sorveglianza dallo Stato italiano. Il prefetto di Milano, Paolo Francesco Tronca, ha firmato il relativo decreto chiesto a fine marzo dal presidente dell'Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone, e ha notificato alla società che d'ora in avanti tutti i lavori, compresi quelli per la realizzazione di Palazzo Italia, si svolgeranno sotto lo stretto controllo di un «suo» esperto incaricato, il professore ordinario di Strategia e Sistemi di Pianificazione Umberto Bertelè. A lui, presidente onorario del Mip del Politecnico di Milano, il prefetto ha affidato l'incarico di vigilare affinché tutto si svolga al di là di ogni possibile sospetto.
Italiana Costruzioni è il consorzio coinvolto nelle inchieste di Firenze sulle grandi opere, e in particolare sulla realizzazione di Palazzo Italia. Il prefetto di Milano nel suo provvedimento fa esplicito riferimento ai rapporti intercorsi a suo tempo tra Antonio Acerbo (Expo spa) e Stefano Perotti, che per conto di Italiana Costruzioni puntava ad aggiudicarsi l'appalto e ad avere la direzione dei lavori. «Le risultanze investigative - scrive il prefetto - rivelano un modus operandi degli indagati preordinato al condizionamento» della gara d'appalto «e al perseguimento di fini assolutamente estranei alla cura degli interessi pubblici».
Lo scorso 24 marzo l'Anac aveva deciso di attivare nei confronti di Italiana Costruzioni «procedure straordinarie di monitoraggio» sui lavori del consorzio. Cantone aveva tre possibilità: il commissariamento dell'appalto, il cambio dei vertici aziendali, o, appunto, un monitoraggio. Ha optato per quest'ultima, e ieri il prefetto ha notificato alla società che quella decisione è operativa.
Nella notifica si precisa che si è tenuto conto di alcune «attenuanti»: è vero che la condotta degli indagati è stata in aperta violazione della libera concorrenza e «preordinata a turbare l'ordine della gara», ma è vero anche che la Italiana Costruzioni non ha poi conferito a Perotti la direzione dei lavori; è vero che gli attuali amministratori della società, Attilio e Luca Navarra, risultano indagati, ma è vero anche che nei loro confronti non sono scattate misure cautelari; inoltre la società ha annunciato l'imminente convocazione di un'assemblea dei soci per integrare il cda «con professionalità in grado di rappresentare un ulteriore profilo di garanzia».

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