Il metodo classico veneto sfida il Trentodoc

di Francesco Terreri

Sfida veneta al Trentino sulle bollicine. A Vinitaly 2015, che si conclude oggi alla fiera di Verona, è stato presentato il nuovo spumante veneto metodo classico Serenissima doc e il primo esemplare del nuovo vino, firmato dall'azienda Villa Sandi del gruppo La Gioiosa-Villa Sandi di Crocetta del Montello, marchio top della casistica Prosecco, guidato da Giancarlo Moretti Polegato .
Secondo il disciplinare regionale, la zona produttiva della Serenissima doc si estende nell'area pedemontana delimitata a nord dalle Alpi e a sud dalla pianura padana e abbraccia le province di Treviso, Belluno, Vicenza, Padova, Verona, su superfici montano-collinari, particolarmente vocate, con i vigneti in pendio, estati fresche e ventilate, marcata escursione termica.
Di fronte all'ennesima sfida veneta, i trentini, presenti a Vinitaly nell'area organizzata dal Consorzio Vini, ricordano la peculiarità dello spumante Trentodoc: non semplicemente metodo classico ma unico metodo classico di montagna. Lo spiega la ricerca, durata tre anni, dell'Università di Modena e Reggio Emilia con la Fondazione Mach e il ministero delle Politiche agricole, che attesta il legame tra Trentodoc e il suo territorio di origine, evidenziando il carattere della montagna e dotando il metodo classico trentino di una vera e propria carta di identità.

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