Fallimento immobiliare da 30 milioni

di Francesco Terreri

Lo scorso 12 febbraio il tribunale di Trento ha spento le ultime speranze dell'architetto e immobiliarista, nonché presidente del Mezzocorona Calcio, Alberto Grassi di evitare il crac delle sue società. Su istanza di una serie di fornitori e, soprattutto, della Procura della Repubblica di Trento, la giudice Monica Attanasio ha dichiarato il fallimento della Quadro Uno Costruzioni e nominato curatore fallimentare Tiziano Romito . Lo stesso giorno è stata dichiarata fallita anche Ventura Immobiliare. Complessivamente le due società hanno accumulato debiti per oltre 30 milioni di euro.
Che la Procura avesse chiesto il fallimento della Quadro Uno era già noto. Quadro Uno Costruzioni, di proprietà all'80% della Build & Spin sas di Grassi e al 20% di Damiano Berteotti , era stata colpita lo scorso settembre da un maxi sequestro da 1,6 milioni per Iva non pagata, a causa della crisi sosteneva l'azienda. A quel punto aveva chiesto il concordato preventivo con riserva e il 16 ottobre il tribunale di Trento aveva aperto la procedura concedendo 60 giorni di tempo per presentare il piano.
Nel termine assegnato dal tribunale, si legge nella sentenza di fallimento, la debitrice provvedeva ad integrare la domanda ma i giudici riscontravano «svariati profili di inammissibilità in relazione alla proposta, al piano e alla documentazione così depositati». Da qui la bocciatura del concordato e la dichiarazione di fallimento.
Per quanto riguarda la Ventura Immobiliare, che ha sede legale a MIlano e fa capo per il 40% ad Alberto Grassi , per il 40% a Ugo Giongo e per il 20% a Massimo Leonardelli , aveva chiesto il concordato con riserva ancora in agosto per «risolvere la situazione di crisi finanziaria» ed era già stata messa in liquidazione.
Ventura Immobiliare ha nel suo patrimonio di immobili soprattutto quattro edifici a Trento, uno in corso Tre Novembre, due in via Malvasia e uno a Spini di Gardolo, in parte costruiti in leasing. A bilancio ci sono poco più di 4 milioni di immobili di proprietà, mentre quelli in leasing rientrano tra crediti commerciali per 4,7 milioni. Ventura è, tra l'altro, creditrice per 2,3 milioni proprio della Quadro Uno Costruzioni.
A fronte di attività per 8,8 milioni, Ventura ha passività per 9,2 milioni, tra cui 1,2 milioni di debiti verso fornitori e 4,4 milioni di debiti con banche, in particolare la Cassa di Risparmio di Bolzano. Quadro Uno, dal canto suo, ha immobili a bilancio, tra immobilizzi e rimanenze, per oltre 9 milioni, partecipazioni e crediti verso partecipate per 8,3 milioni e crediti commerciali per 5,5 milioni. I debiti totali ammontano a quasi 23 milioni, di cui 3,8 milioni verso fornitori e 8,4 milioni verso banche, tra cui Credito Valtellinese e qualche Cassa rurale. Le imprese e gli artigiani fornitori sono già in allarme per il blocco dei loro crediti.

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