Effetto Grecia e petrolio: crolla Piazza Affari (-4,92%)

Chiusura di seduta in forte ribasso a Piazza Affari, al termine di una giornata che si era già aperta con il segno meno. L’indice Ftse Mib ha fatto segnare nel finale un -4,92% a quota 18.188 punti, mentre l’Ftse Italia All Share cede il 4,47% a 19.369 punti. In ribasso anche l’Ftse Star, che lascia sul terreno lo 0,65% a quota 18.749 punti. Milano, come il resto dell’Europa, sconta il crollo di Atene causa la situazione in Grecia alla vigilia delle elezioni presidenziali, anche dopo le indiscrezione su un cambio di rotta della Germania subito smentite dal governo tedesco, nonostante la Commissione Ue pronta a riaffermare che la partecipazione all’euro della Grecia è irreversibile. Intanto lo spread fra Btp e Bund tedeschi chiude a quota 133 punti, con il rendimento del decennale all’1,83%.

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Fra i titoli del listino milanese, fra i maggiori rialzi con il segno verde Luxottica che guadagna 1,2 punti, seguito da Banca Mps. Tra i segni meno, invece, in rosso Eni che cede 8,1 punti, ma in ribasso anche Unicredit, Enel, Intesa Sanpaolo e Ubi Banca.
Anche le altre principali Borse europee archiviano le contrattazioni con segni negativi, sulla scia dell’avvio in ribasso di Wall Street. Fra le piazze finanziarie, Parigi chiude a -3,31%, Francoforte cede il 2,98% mentre Londra arretra del 2%.

Da segnalare anche il prezzo del petrolio, che scende a New York sotto i 50 dollari al barile per la prima volta dall’aprile 2009.

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