Prezzi, inflazione sempre bassa ma rincarano cibo e telefoni

di Francesco Terreri

Certo, siamo sempre allo zero virgola, ma l’inflazione a Trento a novembre rialza un po’ la testa. In media i prezzi sono cresciuti dello 0,1% rispetto a ottobre, quando erano addirittura calati, e dello 0,4% rispetto a un anno prima, contro lo 0,3% tendenziale registrato nel mese precedente. Contribuiscono alla ripresa del carovita soprattutto i prodotti alimentari, che nel mese sono aumentati di quasi l’1%, e, a sorpresa dopo tanti cali, i servizi di telefonia, cresciuti dell’1,5%.

Secondo l'Istat, a livello nazionale i prezzi diminuiscono nel mese dello 0,2%, confermando la tendenza alla deflazione, ma la variazione annua è positiva, dello 0,2%, anche in questo caso per la ripresa su base annua dei prezzi degli alimentari non lavorati (+0,8%). Come spiega Coldiretti, sono aumentati e di parecchio, +8%, i prezzi delle verdure. Il “caro-minestrone” dipende essenzialmente dall'arrivo del freddo, quindi da fattori stagionali.

A Bolzano, invece, l'aumento dei prezzi, pari all'1,2%, continua ad essere più sostenuto della media italiana.

In Trentino i prezzi dei prodotti alimentari calano dello 0,3% su base annua ma aumentano dello 0,8% nel mese di novembre. In calo o fermi, invece, i costi delle bevande. Scendono i prezzi di abbigliamento (-0,2% nel mese, -0,7% in un anno) e calzature (fermi nel mese, -0,2% nell'anno).

La voce che mette insieme abitazione, acqua, elettricità, combustibili registra un lieve aumento mensile dello 0,2%, ma questa volta non è causato né dagli affitti né dalle bollette: a novembre sono aumentati del 3,1% i costi di riparazioni e manutenzioni della casa. Va ricordato, però, che su base annua gli affitti a Trento sono cresciuti dell'8,6%.

Praticamente fermi i prezzi di mobili e servizi per la casa, dei servizi sanitari e dell'istruzione. Quest'ultima voce però, cioè i costi della scuola, è rincarata in un anno del 6,7%.

E veniamo ai trasporti, compresi i carburanti, che continuano a scendere, anche se non abbastanza tenuto conto del calo del prezzo del petrolio: benzina e gasolio costano nel mese l'1,3% in meno, i servizi di trasporto addirittura il 4,4% in meno.

Nel capitolo comunicazioni, dove i prezzi sono sempre in discesa, la sorpresa: a novembre un aumento dello 0,8% trainato dal +1,5% dei servizi di telefonia. Smartphone e, d'altra parte, televisori, macchine fotografiche, computer continuano invece a mostrare prezzi calanti.

Qualche aumento, infine, nell'ambito di alberghi (+2,7%) e pubblici esercizi (+0,3%), Tra gli altri servizi, non aumentano nel mese né le polizze assicurative, né i servizi bancari. Ma mentre le prime sono scese in un anno del 5,3%, i costi delle banche sono saliti in dodici mesi dell'1,9%.

 

'inflazione a Trento nel 2014

BENI DI CONSUMO
VAR. NOV.2014/OTT. 2014
VAR. NOV.2014/NOV. 2013


 
PRODOTTI ALIMENTARI
0,8%
-0,3%
BEVANDE ANALCOLICHE
0,1%
-0,6%
BEVANDE ALCOLICHE
-1,5%
-0,4%
TABACCHI
0,1%
-0,4%
ABBIGLIAMENTO
-0,2%
-0,7%
CALZATURE
0%
-0,2%
AFFITTI REALI PER ABITAZIONE
0%
8,6%
MANUTENZIONE CASA
3,1%
1,6%
ACQUA E SERVIZI VARI PER LA CASA
-0,2%
-0,4%
ENERGIA ELETTRICA, GAS E COMBUSTIBILI
-0,2%
-2,7%
MOBILI E ARREDI VARI
0,2%
1%
ARTICOLI TESSILI PER CASA
-1,1%
-1,5%
ELETTRODOMESTICI
0%
-0,8%
STOVIGLIE E UTENSILI DOMESTICI
-1%
0,3%
UTENSILI CASA E GIARDINO
0%
-1,9%
BENI E SERVIZI MANUTENZIONE CASA
-0,2%
0,2%
SERVIZI SANITARI, SPESE PER LA SALUTE
0%
0,3%
ACQUISTO MEZZI DI TRASPORTO
0,1%
2,6%
SPESE DI ESERCIZIO MEZZI TRASPORTO
-1,3%
-0,8%
SERVIZI DI TRASPORTO
-4,4%
-2%
SERVIZI POSTALI
0%
1,4%
APPARECCHI TELEFONICI
-1,3%
-14,1%
SERVIZI DI TELEFONIA
1,5%
0,2%
APPARECCHI AUDIOVISIVI, INFORMATICI, FOTOGRAFICI
-1,6%
-9,7%
BENI PER RICREAZIONE E CULTURA
0,4%
1,5%
ANIMALI  E GIARDINAGGIO
0,1%
0%
SERVIZI RICREATIVI E CULTURALI
0,1%
0,9%
GIORNALI E LIBRI
0,3%
3%
PACCHETTI VACANZA
-0,7%
4,2%
ISTRUZIONE
0%
6,7%
SERVIZI DI RISTORAZIONE
0,3%
0,9%
SERVIZI DI ALLOGGIO
2,7%
0,7%
SERVIZI DI CURA DELLA PERSONA
0%
0,4%
EFFETTI PERSONALI
-0,2%
-0,8%
ASSISTENZA SOCIALE
-0,7%
1,2%
ASSICURAZIONI
0%
-5,3%
SERVIZI FINANZIARI
0%
1,9%

A livello nazionale, in novembre l’indice dei prezzi al consumo al lordo dei tabacchi diminuisce dello 0,2% rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,2% nei confronti di novembre 2013 (era +0,1% a ottobre), confermando la stima preliminare. Lo rileva l’Istat. Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l’«inflazione di fondo» resta stabile a +0,5%; mentre al netto dei soli beni energetici, sale a +0,6%, da +0,4% di ottobre.

La lieve accelerazione dell’inflazione tendenziale rispetto a ottobre - sottolinea l’Istat - deriva soprattutto dalla ripresa su base annua dei prezzi degli alimentari non lavorati (+0,8%, da -0,2% di ottobre) e, in minor misura, di altre tipologie di prodotti.

Questa dinamica è in parte bilanciata dall’accentuazione della flessione tendenziale dei prezzi degli energetici non regolamentati (-3,1%, da -2,2% del mese precedente).

Il calo mensile dell’indice generale è da ascrivere principalmente alla diminuzione dei prezzi degli energetici non regolamentati (-2,3%) e ai ribassi - in parte condizionati da fattori stagionali - dei servizi relativi ai trasporti (-1,1%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,8%); a contenere il calo, invece, sono i rialzi congiunturali dei prezzi di vegetali freschi (+8,0%), frutta fresca (+2,4%) e  servizi relativi alle comunicazioni (+1,5%).

L’inflazione acquisita per il 2014 scende allo 0,2% dallo 0,3% di ottobre.
Rispetto a novembre 2013, i prezzi dei beni mostrano una flessione più ampia (-0,4 %, da -0,3% di ottobre) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale allo 0,9% (da +0,7% del mese precedente).  I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto non variano su base mensile e crescono dello 0,2% su base annua (era +0,1% il mese precedente).
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,2% su base mensile e cresce dello 0,3% su base annua (la stima preliminare era +0,2%), in lieve accelerazione rispetto a ottobre (+0,2%). L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,2% in termini tendenziali.

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