La Vis si allea con Cavit per ripartire

di Fabia Sartori

Nasce un'alelanza tra il gruppo La Vis e la Federazione trentina delle cooperative, attraverso la cantina Cavit, per superare le difficoltà del gruppo La Vis, con particolare riferimento a Casa Girelli.

Le due importanti realtà del settore cooperativo vitivinicolo oggi hanno dato la disponibilità a proporsi sul mercato in modo sinergico, non più concorrenziale, ricavando elementi di valorizzazione reciproca. 
Il presidente della Provincia Ugo Rossi e l'assessore allo sviluppo economico Alessandro Olivi hanno parlato di integrazione commerciale ed industriale durante l'incontro con gli oltre sessanta dipendenti di Casa Girelli disperati per l'impossibilità di acquistare ulteriori approvvigionamenti per l'azienda (quindi vino e bottiglie) a causa dei conti bancari bloccati, malgrado il mercato sia positivo.

I dipendenti della società di imbottigliamento e commercializzazione del gruppo La Vis sono stati in assemblea questa mattina, prima di spostersi nella sede della Provincia. «Come sindacati siamo impegnati nella difesa dei livelli occupazionali - spiegava ieri Manuela Faggioni della Flai Cgil - e la mancanza di decisioni da parte di tanti soggetti sta portando alla perdita di un'azienda industriale che funziona».

Girelli aveva chiuso il bilancio 2012-2013 con 57 milioni di euro di ricavi e 273 mila euro di utile. La previsione di chiusura dei conti 2013-2014, indicata dall'Ad di La Vis Marco Zanoni ad agosto, è di un +7% di fatturato. Ora invece ci sarebbe liquidità disponibile solo per qualche giorno di attività.

In questo video l'evoluzione delkla vicenda dopo l'incontro di oggi in Provincia.

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