Arcese, Olivi chiede all'azienda di trattare

Il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi ha incontrato questa mattina le rappresentanze sindacali dei lavorato dell'Arcese, società di autotrasporti con sede ad Arco. I sindacati, a seguito della volontà che riferiscono essere stata manifestata dall'azienda, nel corso di un incontro a Roma, di dar corso ad una massiccia riduzione del personale, quantificata in 120 unità, chiedono ora l'avvio immediato di  un confronto nel merito

oliviIl vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi ha incontrato questa mattina le rappresentanze sindacali dei lavorato dell'Arcese, società di autotrasporti con sede ad Arco. I sindacati, a seguito della volontà che riferiscono essere stata manifestata dall'azienda, nel corso di un incontro a Roma, di dar corso ad una massiccia riduzione del personale, quantificata in 120 unità, chiedono ora l'avvio immediato di  un confronto nel merito.


"Una richiesta legittima e avanzata con molta dignità - sottolinea il vicepresidente Olivi - che la Provincia appoggia, pur nel rispetto dell'autonomia negoziale delle parti. Non mettiamo in discussione che Arcese possa avviare un processo di riorganizzazione, di specializzazione di alcuni settori, a fronte di una oggettiva crisi del trasporto su gomma, ma non è possibile che esso non abbia come primo scopo quello di mitigare con proposte concrete gli effetti sull'occupazione. Il settore dell'autotrasporto sta cambiando e non è detto che questi cambiamenti siano solo negativi. Servono però proposte concrete che offrano soluzioni anche alternative ai lavoratori.  Pur nella consapevolezza di quanto oggi sia squilibrato il costo del lavoro nei diversi paesi della Ue, non è possibile far pagare il conto solo ai lavoratori. Arcese rappresenta una grande azienda, un patrimonio economico e sociale di questa provincia. La riconfigurazione produttiva del gruppo al fine di diventare una piattaforma logistica e direzionale di livello nazionale e internazionale rappresenta probabilmente l'unica via per consolidarsi in futuro. Questa strategia deve però essere coniugata con l'impegno a salvaguardare  il futuro delle maestranze del ramo d'azienda più debole".

 

Olivi ha inoltre fatto presente che l'azienda, pur avendo sede legale in Trentino, ha operative anche unità produttive in altre regioni italiane, e ciò rende necessario un impegno anche delle rispettive amministrazioni regionali a sostegno dei piani di sviluppo e di tutela dell'occupazione dell'impresa.

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