Il priore di San Romedio «Nonesi, dovete risparmiare»

Secondo l'immaginario collettivo, i nonesi sarebbero un popolo di «sparagnini». Eppure, proprio a loro i frati del convento di Sanzeno hanno dato qualche consiglio su come amministrare le ricchezze. Con un articolo pubblicato sul bollettino distribuito ieri alle famiglie, i francescani ribadiscono che i soldi non danno la felicità, e indicano qualche modello da imitare

di Andrea Bergamo

soldiSANZENO - Secondo l'immaginario collettivo, i nonesi sarebbero un popolo di «sparagnini». Eppure, proprio a loro i frati del convento di Sanzeno hanno dato qualche consiglio su come amministrare le ricchezze. Con un articolo pubblicato sul bollettino distribuito ieri alle famiglie, i francescani ribadiscono che i soldi non danno la felicità, e indicano qualche modello da imitare. L'autore del pezzo che contiene alcune provocazioni non è riportato, ma visto l'argomento la penna dovrebbe essere quella del parroco, padre Giorgio Silvestri, ex economo generale dell'Ordine dei frati minori conventuali a Roma.
 
Il primo personaggio al quale ispirarsi è il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg: «Potrà pure avere un patrimonio netto di 33 miliardi dollari, ma conduce uno stile di vita notoriamente low-key - si legge -. Zuckerberg ha recentemente compiuto 30 anni ed ancora indossa la stessa t-shirt grigia e felpa ogni giorno. Ha anche optato per un matrimonio modesto con la fidanzata Priscilla Chan, che ha avuto luogo nel cortile di casa e gli sposi sono stati visti pranzare ad un McDonald nella loro luna di miele italiana». Viene presentata anche una ricerca realizzata presso la State University di New York, che contesta l'idea secondo cui chi più guadagna meglio sta. Nella realtà dei fatti, pare sia il contrario: «Le persone «frugali» sono le più felici nella vita in generale. Questo può essere dovuto dal fatto di poter evitare le conseguenze negative che chi spende, troppo spesso ha. Come i debiti, ad esempio, ma non solo».
 
Tra i milionari che hanno deciso condurre una vita semplice, al di sotto delle loro possibilità, sono citati dai frati di Sanzeno il fondatore dell'azienda di mobili svedesi Ikea Ingvar Kamprad (guida la stessa Volvo da 15 anni e vola in classe economica) e il patron della catena di abbigliamento Zara, Amancio Ortega (pranza con il suo staff nella mensa ogni giorno, come faceva prima di diventare ricco).
 
Sul bollettino si sottolinea dunque l'importanza di riflettere sull'uso che si fa del denaro. «Se sono le ricchezze lo scopo della nostra vita, allora diventano il nostro idolo di cui noi diventiamo pian piano sempre più schiavi, consumando per esso tutte le nostre forze» puntualizzano i religiosi. Che aggiungono: «Forse possiamo cominciare almeno a vedere le ricchezze come un dono, una grazia, un mezzo più che il fine e capire che non le porteremo con noi nell'al di là. Anzi, un giorno forse diventeranno causa di divisione tra i nostri amati figli che penseranno solo a spendere. E speriamo nel frattempo di aver donato ai nostri figli tempo, attenzioni, amore, e non una educazione fatta solo di soldi». Infine un suggerimento: «Non dimentichiamoci dei poveri, degli altri: non si può essere felici da soli».

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