I trampolini di Sochi realizzati a Terzolas

Sul tetto del mondo, alle Olimpiadi invernali di Sochi, c'era anche un pezzo di Trentino. Non da medaglia in senso stretto, perché non si tratta di atleti, ma quello in grado di far salire sul podio i saltatori a cinque cerchi. E, manco a dirlo, il numero uno dei Giochi russi è un'impresa artigiana, una delle tante piccole aziende di casa nostra che cercano di resistere alla crisi inventando ed esportando prodotti unici a livello planetario. La ditta in questione è la «Greifenberg Teleferiche Sas» di Terzolas

di Nicola Guarnieri - NO

OlimpiadiTERZOLAS - Sul tetto del mondo, alle Olimpiadi invernali di Sochi, c'era anche un pezzo di Trentino. Non da medaglia in senso stretto, perché non si tratta di atleti, ma quello in grado di far salire sul podio i saltatori a cinque cerchi. E, manco a dirlo, il numero uno dei Giochi russi è un'impresa artigiana, una delle tante piccole aziende di casa nostra che cercano di resistere alla crisi inventando ed esportando prodotti unici a livello planetario.

 

La ditta in questione è la «Greifenberg Teleferiche Sas» di Terzolas, 16 dipendenti e marchio leader mondiale nel settore dei trasporti a fune per cantieri e da qualche anno anche «medaglia d'oro» nel campo dei trampolini per il salto con gli sci. Compresa, appunto, l'ultima Olimpiade di Sochi 2014 dove la tecnologia trentina, ad essere precisi solandra, ha trionfato.

 

«Siamo solo degli artigiani ma orgogliosi di quello che facciamo. - commenta il titolare  Diego Greifenberg . Abbiamo la certificazione Iso9001 e i 16 dipendenti si occupano di tutto: progettazione, produzione e vendita. Puntiamo sull'eccellenza per resistere alla crisi che non è esplosa ieri». In Russia, dunque, i saltatori hanno sfruttato il sistema unico al mondo della Greifenberg. Che per Sochi ha costruito e fornito la movimentazione della pista per il salto, un argano meccanico ed elettronico progettato appositamente per la struttura sportiva. E che è impiegato anche nei trampolini olimpionici di Torino, Vancouver, Harbin e nei siti dei campionati mondiali di Predavo, Predazzo, Tarvisio, Innsbruck ma anche Cina, Kazakistan e Germania. Come detto, l'azienda di Terzolas è la sola sulla faccia della Terra a proporre questa tecnologia.

 

«È un congegno che garantisce sicurezza totale a manovratori ed atleti e consente di mantenere la pista in condizioni ottime per più giorni. La protezione della pista di lancio è indispensabile ed è garantita così come il manto nevoso», spiega  Loredana Pancheri . Dai boschi alle Olimpiadi, insomma, il passo è breve. E la storia della «Greifenberg Teleferiche» è piena di tecnologia ed arte. Fin dagli albori, anno del Signore 1955, quando Elio Graifenberg  scelse di trasformare il suo sogno in un mestiere: trovare soluzioni per spingere più in alto, più veloce e più in sicurezza il lavoro di boscaioli e aziende artigiane. In pochi anni il marchio dell'ingranaggio è riuscito a conquistare il mondo. Oltre all'impiego sportivo - tutti i trampolini delle gare di salto si stanno dotando del sistema solandro - è impiegato nei boschi, nel consolidamento di pareti rocciose, nella costruzione di dighe, ponti e condotte forzate e Protezione civile.

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