Agricoltura: al via una vendemmia eccellente

Qualità ottima e quantità in linea con le produzioni regionali, dopo la pesante riduzione di circa il 20% avuta nel 2012 a causa del freddo. Sono queste le previsioni per la vendemmia di quest'anno. Considerazioni e dati tecnici, anticipati da Fabio Toscana, presidente dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani sezione Trentino, saranno presentati oggi presso l'Istituto Agrario di San Michele all'Adige nell'annuale incontro prevendemmiale

di Lucia Facchinelli

Qualità ottima e quantità in linea con le produzioni regionali, dopo la pesante riduzione di circa il 20% avuta nel 2012 a causa del freddo. Sono queste le previsioni per la vendemmia di quest'anno. Considerazioni e dati tecnici, anticipati da Fabio Toscana, presidente dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani sezione Trentino, saranno presentati oggi presso l'Istituto Agrario di San Michele all'Adige nell'annuale incontro prevendemmiale.
«Le aspettative di contadini e consumatori, e le previsioni dei tecnici, confermano che l'inizio della vendemmia 2013 subirà un ritardo di quasi due settimane rispetto ai tempi a cui ci eravamo abituati negli ultimi anni. L'avvio è previsto nella prima settimana di settembre, dal 2 al 7, con un intervallo di 5 giorni a seconda si consideri la pianura rispetto alla collina. La primavera particolarmente piovosa ha rallentato la gemmazione e quindi la successiva fioritura. Questo però non deve allarmare: il costante lavoro dei contadini nei campi, gli interventi fitosanitari effettuati col supporto dei diversi servizi tecnici, hanno permesso di seguire lo sviluppo in maniera eccellente, e ciò lo si riscontra sia dalla salubrità dei grappoli che dalle analisi effettuate in questi ultimi giorni, prima e dopo la perturbazione. Le qualità organolettiche che risultano dalle nostre analisi ci confermano che il prodotto incantinato sarà eccellente» conferma l'enologo.
Il meteo è stato il grande «osservato speciale» in questi ultimi mesi: «il fatto che le viti siano state bagnate per molte settimane consecutivamente tra maggio e giugno – sottolinea Toscana – come non succedeva negli ultimi trent'anni, non ha minimamente inciso sul risultato finale, considerato il caldo stagionale registrato nei mesi estivi, che ha permesso una buona maturazione».
Il lavoro dei contadini nel campo è stato fondamentale: «Seguiamo il loro lavoro di giorno in giorno, mantenendo i contatti anche grazie ai sistemi moderni di comunicazione quali gli sms e le mail. Oggi la tecnologia permette di aggiornarsi in tempo reale, anche rispetto alle bizze metereologiche che ovviamente non possiamo controllare, ma senz'altro il prevederle ci consente di organizzarci e non farci trovare impreparati».
L'ottimismo che circola sotto i filari, quindi, è palpabile e – salvo imprevisti che dovessero verificarsi nelle prossime due settimane - la produzione 2013 dovrebbe risultare al di sopra della media in termini di gradazione e in linea per quel che riguarda la quantità. «La primavera 2012, con un aprile particolarmente freddo, aveva compromesso il germogliamento, riducendo quindi la produzione, sia per quel che riguarda le qualità a bacca bianca che quelle a bacca rossa. Quest'anno invece nonostante le piogge, il caldo asciutto e l'escursione termica tra giorno e notte di questi ultimi giorni, permettono un cauto ottimismo» ribadisce Toscana.
A far da apripista saranno, come di consueto, il Pinot Grigio, lo Chardonnay e il Muller in collina. Seguiranno – a distanza di almeno 15 giorni – i rossi come la Schiava, il Teroldego e il Marzemino nelle zone meridionali del Trentino. Un'annata, questa, caratterizzata  anche da una violenta grandinata che ha colpito la bassa Atesina e la Valle di Cembra, dove comunque i danni si sono in qualche modo ridimensionati grazie al caldo, che ha permesso a viti e grappoli di riprendersi. Il lavoro certosino dei contadini durante il diradamento – che prosegue tutt'ora – ha inoltre evitato agli acini danneggiati di intaccare tutto il grappolo, limitando quindi le quantità rovinate.

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