Il brevetto che toglie il gusto di tappo

La Brentapack srl, piccola impresa che produce contenitori, chiusure e imballaggi per il settore alimentare e non alimentare approda al Bric di Borgo Valsugana, forte di un brevetto grazie al quale svilupperà nei prossimi due anni un progetto di ricerca tecnologico applicata riguardante la decontaminazione dei tappi di sughero per il settore vinicolo. Nei giorni scorsi presso l'assessorato all'Industria, alle Tre Torri di Trento Nord, c'è stata la firma dell'accordo negoziale che consente l'avvio dell'iniziativa

La Brentapack srl, piccola impresa che produce contenitori, chiusure e imballaggi per il settore alimentare e non alimentare approda al Bric di Borgo Valsugana, forte di un brevetto grazie al quale svilupperà nei prossimi due anni un progetto di ricerca tecnologico applicata riguardante la decontaminazione dei tappi di sughero per il settore vinicolo.
Nei giorni scorsi presso l'assessorato all'Industria, alle Tre Torri di Trento Nord, c'è stata la firma dell'accordo negoziale che consente l'avvio dell'iniziativa.
Le perdite che le cantine vinicole subiscono a causa della contaminazione del vino in bottiglia ad opera del «Tca», il tricloroanisolo contenuto nel sughero e responsabile del «gusto di tappo», variano dal 2 al 5%, una quota che specialmente sulle grandi produzioni può fare la differenza.
Ecco quindi che la notizia del prossimo avvio in Trentino della produzione di tappi di sughero decontaminati dal Cta merita l'attenzione delle numerose cantine presenti in Trentino, molte delle quali non si sono rassegnate a fare ricorso ai tappi sintetici preferendo la naturalità di un materiale come il sughero.
A firmare l'accordo sono stati l'assessore all'industria  Alessandro Olivi , le organizzazioni sindacali ( Maurizio Zabbeni  per la Fillea Cgil,  Stefano Pisetta  per la Filca Cisl,  Gianni Tomasi  per la Feneal Uil) e  Gianni Tagliapietra , il giovane imprenditore contitolare della Brentapack, una realtà aziendale inserita in un settore, quello della viticoltura, la cui evoluzione è strettamente connessa all'innovazione.
«Nel caso di questo giovane imprenditore - spiega l'assessore - la Provincia ha voluto, proprio tenendo presente il settore vinicolo, dare l'opportunità di seminare una nuova idea per raccogliere poi buoni frutti, nella consapevolezza che solo creando le condizioni di contesto più favorevoli alla crescita e all'innovazione delle imprese si può rispondere meglio ai fenomeni della competitività che oramai toccano tutti i settori produttivi».
Per sviluppare la propria idea imprenditoriale, la Brentapack si è avvalsa delle competenze del Dipartimento di Fisica dell'Università di Trento.
L'azienda di Borgo Valsugana occuperà inizialmente 6 dipendenti, ma non è esclusa la possibilità di un ulteriore incremento negli anni successivi. Certamente una buona notizia, in un momento di particolare crisi anche per il contesto economico produttivo della Valsugana, che fa ben sperare per il futuro, nella speranza che a questa iniziativa seguano altre nuove imprese innovative, condizione fondamentale per far ripartire il treno della crescita.
Gli impegni fissati nell'accordo prevedono il mantenimento dell'azienda in loco fino al 2024, ossia per i dieci anni successivi alla conclusione del progetto di ricerca;
il versamento in Trentino delle imposte; il mantenimento di una patrimonializzazione pari al 30% del bilancio 2015; l'utilizzo dei risultati di ricerca in Trentino.
L'Agenzia provinciale per l'incentivazione delle attività economiche, che concederà un contributo di 961.337,47 euro su una spesa ammessa e rideterminata di 1.289.880 euro, provvederà entro il 2013 ad effettuare con l'ausilio di esperti una verifica e monitoraggio dei risultati raggiunti, con la possibilità di revocare il contributo nel caso di risultati negativi.
«Compito della Provincia - ha commentato all'atto della firma l'assessore - è anche quello di sostenere la cultura imprenditoriale, in particolare dei giovani, che dall'elaborazione dell'idea definiscono un progetto d'impresa e lo realizzano, caratterizzandolo con elevati contenuti di innovazione. Insediarsi qualificando un settore di eccellenza del sistema trentino, come quello vinicolo, rappresenta un sicuro valore aggiunto di questa iniziativa imprenditoriale».

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