La Vis assume Zanoni Costo uguale alla Cciaa

Il veronese Marco Zanoni, quarantotto anni, sposato, padre di due figli e fresco ex segretario della Camera di Commercio di Trento è il nuovo amministratore delegato della cantina La Vis. Una nomina scontata ormai da diverse settimane la sua, ora ratificata dal consiglio d'amministrazione presieduto da Matteo Paolazzi, riunitosi ieri sera in seduta straordinaria per tradurre in delibera formale quanto già di fatto stabilito dall'assemblea dei soci

di Lucia Facchinelli

Il veronese Marco Zanoni, quarantotto anni, sposato, padre di due figli e fresco ex segretario della Camera di Commercio di Trento è il nuovo amministratore delegato della cantina La Vis.
Una nomina scontata ormai da diverse settimane la sua, ora ratificata dal consiglio d'amministrazione presieduto da Matteo Paolazzi, riunitosi ieri sera in seduta straordinaria per tradurre in delibera formale quanto già di fatto stabilito dall'assemblea dei soci.
«Oggi (ieri, lunedì 5 novembre per chi legge, ndr) - fa sapere lo stesso Zanoni raggiunto telefonicamente - era il primo giorno utile che mi permettesse di accettare la proposta di diventare il nuovo amministratore delegato della cantina, dopo le mie dimissioni di fine ottobre dalla Camera di commercio, dove ho lavorato negli ultimi quattro anni».
Il nuovo amministratore non nasconde la soddisfazione, soprattutto per il consenso che è riuscito a creare all'interno della cantina lavisana, tra lo staff dei suoi collaboratori e soprattutto nella base sociale, che gli riconosce un'indiscussa leadership, conquistata - secondo quanto rivendica Zanoni - «sul campo, attraverso una comunicazione puntuale e trasparente (talvolta eccessiva secondo i miei detrattori) che ha contraddistinto tutto il mio lavoro da commissario straordinario».
Nessuna conferma, invece, arriva dal neodesignato amministratore delegato, rispetto alla vexata quaestio del quantum di stipendio, che da fine novembre incasserà direttamente dalla cantina: «Fedele a quanto pattuito con il presidente Paolazzi e il suo vice Renzo Brugnara - spiega Zanoni - non trovo utile divulgare la somma relativa al mio compenso, concordato e stabilito con l'intero consiglio già ai primi di ottobre. Sarebbe solo una speculazione giornalistica. Confermo che il criterio adottato, e ampiamente divulgato dalla stampa, prevedeva uno stipendio pari a quello del mio precedente incarico di segretario camerale, al netto di quanto percepivo da Trentino marketing in qualità di rappresentante camerale e del compenso di commissario».
Insomma, tradotto in cifre, l'indebitata Cantina La Vis spenderà certamente meno dei circa 180mila euro di «costo Zanoni» (dunque grosso modo il doppio dell'effettiva busta paga del manager) che gravava sui bilanci paraprovinciali della Camera di commercio.
Già giovedì 8 novembre il consiglio d'amministrazione della cooperativa vitivinicola si riunirà nuovamente per discutere un corposo ordine del giorno, che prevede fra l'altro la definizione del piano di trasferimento degli impianti di Casa Girelli (dopo la vendita del compendio al Consorzio lavoro ambiente) e la presentazione della nuova rete commerciale italiana.  Lu. Fa.

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