Finanziamenti / Le spese

Music Arena, dalla Provincia un altro milione di euro per i concerti 2024, dopo i 700 mila per i lavori nell’area

Piazza Dante continua a sfornare soldi (pubblici) per gli eventi, con la regia del Centro Santa Chiara. Che dovrà vigilare «su linguaggi e comportamenti» degli artisti e "non sa nulla" dei Subsonica

L'ANNUNCIO Achille Lauro, Ariete e altri in concerto fra luglio e settembre
LE SPESE Altri 700 mila euro per l'Arena, Manioca attacca
CASO La Provincia fa concerti all'Arena, Rovereto con 83 mila euro tre festival
IL FUTURO Stadio nell'area San Vincenzo (addio ai concerti "provinciali")
IL VIDEO Il concerto dei Subsonica

di Matteo Lunelli

TRENTO. Le certezze e le ufficialità: la Provincia a fine 2023 ha assegnato al Centro servizi culturali Santa Chiara la gestione per gli eventi musicali estivi della Music Arena al Centro Santa Chiara. Poi, nelle ultime settimane piazza Dante ha stanziato 700 mila euro per la logistica dell'area San Vincenzo e, in un altro provvedimento, 1 milione di euro per il Centro servizi Santa Chiara per la parte artistica.

Ancora: lunedì 15 aprile i Subsonica annunciano un concerto a Trento, il 2 agosto, proprio nella Music Arena. E oggi è Achille Lauro ad annunciare la data del 7 settembre.

Infine, altre due certezze che riguardano sempre il Santa Chiara: in questi mesi il lavoro è stato incessante e il calendario di eventi, non del tutto completo ma quasi, è pronto. E poi il giallo: «I Subsonica? Non dovete chiedere a noi: non ne sappiamo nulla». Così il direttore Massimo Ongaro, quando cerchiamo di capire perché a tre giorni dall'annuncio e con i biglietti già in vendita non ci sia alcun particolare sull'evento. «Non sapevamo e non sappiamo nulla sul concerto dei Subsonica. Non abbiamo firmato noi alcun contratto». L'annuncio a sorpresa della band, quindi, è stato una doccia fredda anche per chi è stato ufficialmente investito dai proprietari dell'area della gestione dell'area stessa. A organizzare la data è stata la Intersuoni s.r.l, di cui fa parte il noto promoter trentino Fausto Bonfanti. Che, se non ha avuto il via libera dall'ignaro Santa Chiara, evidentemente l'avrà avuto direttamente dalla Provincia. Si vedrà e si capirà, ma per ora lo show resta un giallo.

Tornando al Centro Santa Chiara, il lavoro di questi mesi ha dato i primi frutti: «I passaggi amministrativi sono un po' lunghi, ma abbiamo voluto fare le cose per bene anche se rapidamente. A brevissimo vorremmo comunicare ufficialmente i primi nomi e le prime date. Punteremo a un programma sostenibile e con orizzonti di sviluppo e di crescita, in particolare per quanto riguarda gli artisti internazionali».

D'altra parte una buona reputazione e la serietà sono aspetti fondamentali per chi organizza eventi culturali e musicali: nel tempo, grazie appunto alle "buone recensioni" di pubblico e artisti, si può alzare l'asticella.

Passando alle novità, come accennato sono legate a un nuovo stanziamento della Provincia. La giunta ha infatti deciso di «assegnare al Centro Servizi culturali S. Chiara un ulteriore finanziamento per il 2024 pari a 1.000.000 di euro per la progettazione e programmazione di una stagione di eventi e iniziative di rilevanza provinciale, nazionale, internazionale». Da piazza Dante, quindi, arriva un altro milione di euro per l'estate musicale. La scorsa settimana c'era stato lo stanziamento di 700 mila euro, ma quello non riguardava la parte artistica, quando quella logistica, ovvero i lavori per preparare l'area e noleggiare le strutture necessarie - palco e transenne, ad esempio -. Questo milione servirà, in sostanza, per pagare gli artisti.

Ma la Provincia pone anche una serie di vincoli e di attenzioni (forse tardive, considerato che a quanto pare il programma è sostanzialmente fatto, ma certamente concordate in precedenza): nell'assegnare il milione, infatti, si legge che «il Centro Servizi culturali S. Chiara dovrà garantire l'equilibrio di bilancio, anche reperendo ulteriori finanziamenti o sponsorizzazioni, con attenzione anche alle condizioni di contrattualizzazione degli artisti». Ancora: «Dovrà valutare che negli eventi sia prestata la massima attenzione, nella forma e nei contenuti, affinché non ci sia incitazione all'odio, alla violenza di ogni genere e sia garantito il rispetto della dignità della persona umana».

Infine dovrà definire «specifiche iniziative di sensibilizzazione e approfondimento, dirette in particolare ai giovani, sui fenomeni musicali in voga, con riguardo anche al linguaggio utilizzato».

Nel finanziamento, quindi, emergono anche l'attenzione ai contratti e alla scelta degli artisti e ai contenuti, quindi ai testi, delle loro canzoni. E chissà se "Colpa d'Alfredo" del mitico Vasco avrebbe rispettato i canoni provinciali di linguaggio e contenuti.

Si parla infine di un taglio addirittura internazionale nella programmazione. Insomma, una bocciatura del cartellone 2023, all'insegna del trap nazionale e di artisti di secondo o forse terzo piano, almeno dal punto di vista della "attrattività" del pubblico. Tra certezze e gialli la Music Arena continua a far parlare. In attesa che torni a far cantare la gente.

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