Musica / Il successo

Ultrasuoni: la serata al Sanbapolis funziona. Intervista agli ospiti, Bnkr44, Sethu e Supermarket

Il concept, su cui potenzialmente vedremo evolvere altri eventi è quello di intercettare la fetta di pubblico dai 18 ai 30 anni, “chi vive quotidianamente a Trento, alla ricerca di cultura e più musica”: una proposta che, se dovesse trovare continuità, potrebbe essere un unicum

Diego Morone

TRENTO. L’idea era quella di proporre una rassegna, con un crash test di tutto rispetto, per valutare la reazione del pubblico. Il risultato è stato un evento andato sold out nel giro di qualche giorno dall’annuncio, per quanto inizialmente non si avessero molte info a riguardo: “Musica Extraterrestre, 13 aprile, Teatro Sanbapolis”, era possibile leggere sulla pagina Instagram di Ultrasuoni, il nuovo progetto targato Unitin ed Entropia, in collaborazione con Sanbaradio, ATU e ASI Leonardo.

Il concept, su cui potenzialmente vedremo evolvere altri eventi è quello di intercettare la fetta di pubblico dai 18 ai 30 anni, “chi vive quotidianamente a Trento, alla ricerca di cultura e più musica”: una proposta che, se dovesse trovare continuità, potrebbe essere un unicum.

Per il primo appuntamento i protagonisti sono stati tre “gruppi”; ad aprire l’evento sono stati i Supermarket, vincitori della più recente edizione di suoni universitari. Il gruppo altoatesino, composto da un’infinità di ragazzi – Niccolò, Samuele, Thomas, Giacomo, Alessandro, Alejandro, Manuel e Francesco – ha dato prova di essere pronto a reggere il palco per artisti ben più affermati, uno step necessario per forza di cose, essendo il collettivo formato completamente, come lo abbiamo potuto ascoltare, solo di recente. Il loro rock, con un sonoro molto fresco è stato capace di convincere e coinvolgere il pubblico, preparato al meglio per quello che sarebbe stato il seguito della serata.

C’è stato modo di scambiare due parole con loro nel momento subito precedente al concerto, appena dopo il mic-check.
 

Da vincitori di Suoni Universitari, com’è tornare al Sanbapolis “con la corona”?

È una figata, siamo contentissimi soprattutto per l’occasione che rappresenta. C’è tanta emozione e l’attesa è stata molto lunga, l’abbiamo preparata in molti mesi. Un grande grazie va a Ultrasuoni.

È il momento di aprire concerti, dopo Maria Antonietta (lo scorso 13 dicembre) è il turno dei Bunker, qual è il prossimo step? Voi come headliner?

Stiamo scrivendo tanti pezzi, siamo tanto tempo in studio, vogliamo sicuramente portare materiale di qualità, il prossimo obiettivo è avere più visibilità su palchi di queste dimensioni. Abbiamo iniziato a suonare tre anni fa, ma la band si è composta così com’è sul palco di recente.

Questo sembra essere il vostro momento più alto, per ora. Quanto è stato faticoso arrivare fino a qui? Emergere nella musica non sembra facile, specialmente in zona.

A noi è successo in tutt’altro contesto. Avevamo pubblicato il primo disco, ci eravamo iscritti a Suoni, ed era un po’ fuori dai nostri pensieri una serata simile. Volevamo pubblicare il disco, fare un release party – a Bolzano – ma poi dopo una cosa e l’altra ci hanno preso qui, è stata una sorpresa vincere.

Come vedete il palco? Sentite di giocare un po’ in casa?

No, tutt’altro! Conosciamo qualcuno ma Bolzano è l’habitat. Il palco è caldo, possiamo dire al nostro pubblico di rimanere aggiornati per nuovi pezzi. Un grande grazie va di nuovo ad Ultrasuoni.
 

Quando è stato il loro momento, dopo una lunga attesa per molti degli ascoltatori in coda fuori – appostati già da ore prima dell’evento, hanno dimostrato il motivo della loro presenza sul palco, che ha preceduto l’arrivo di Sethu. Sethu, proprio di una categoria – quasi – tutta sua, come l’indie trap, era stato uno dei partecipanti di Sanremo 2023, e nella serata dei duetti aveva proprio scelto i Bnkr44 come suo featuring.
 

Il cantante ligure, accompagnato dall’immancabile gemello Jiz – producer e collaborazione fissa, ha cantato i suoi successi principali sul palco del Sanba, nella sua prima volta trentina. Anche con lui c’è stato modo di fare due chiacchiere prima del live.
 

Sethu, hai già aperto tanti concerti importanti (i Pinguini, Willie Peyote), il prossimo step sarà quello di fare da headliner?

Speriamo che lo sarà, sto per uscire con un po’ di cose: il tour estivo che abbiamo a breve mi porterà a girare con un nuovo disco.

Il tuo produer è il tuo gemello, continuerà a seguirti nella tua carriera? Vedete altre collaborazioni come possibili?

È una collaborazione che non si interromperà, è una situazione da “finché morte non ci separi”.

È la tua prima volta a Trento? Come vedi il pubblico, il palco?

È la mia prima volta a Trento, non solo per suonare. È una bella occasione fare una data con i Bnkr, c’è tutto il loro pubblico.

Per quanto sia passato del tempo, come era stato piazzarsi ultimo a Sanremo? Il primo posto c’è stato al Fantasanremo, quindi nei cuori del pubblico.

Per me quello che era importante era essere lì con mio fratello, pensavo solo a trovarmi su un palco cosi importante. La migliore delle situazioni possiibili.

Invece il sodalizio con i Bnkr come nasce?

Il tutto è nato proprio a Sanremo, è stato il momento di scegliere il duetto e avevo in mente una cosa più “giovane” nel mood, così ho scelto loro e ci siamo trovati da subito.
 

Quando Sethu ha fatto spazio ai Bnkr – salvo tornare poi per il brano portato a Sanremo, il classico senza tempo “Charlie fa Surf”, dei Baustelle, il Sanbapolis, già acceso, è esploso. Il gruppo è riuscito a conquistarsi un grande seguito nella scena italiana, con uno stile ibrido, tra il pop, l’indie e la trap, tanto da essere tra i nomi in gara a Sanremo 2024. Per quanto il piazzamento sia stato il 28° posto, su 30 in gara, la canzone presentata, “Governo Punk”, è stata tra le più ascoltate dell’ultimo periodo, toccando i quindici milioni di ascolti. Da sottolineare anche come abbia poi spopolato, forse anche più del singolo in gara, il loro duetto “Ma quale idea”, con Pino d’Angiò in persona. Di questo improbabile featuring e del loro periodo d’oro – attualmente è in corso il “I Love Villanova Tour”, tutto sold out, c’è stato modo di parlare nel momento precedente al live, alla presenza di tutti i membri del gruppo. Durante il live è da sottolineare come abbiano proposto pezzi molto recenti alternti a progetti risalenti “all’epoca di SoundCloud, quindi più datati. Il gruppo ha proposto poi anche uno spoiler di un nuovo brano.

Come sta andando il tour? Potreste fare un bilancio?

Il tour è ottimo, è tutto sold out, di base è molto positivo, con le date serrate. La gente è gassata, danno molte soddisfazioni, anche il fatto che molti siano nuovi ai nostri live (durante il live è stato fatto un “sondaggio”, le mani alzate per chi fosse al primo live dei Bunker, ed effettivamente erano molti ndr).

Com’è fare tappa a Trento? Ormai fissa, un anno fa al Poplar, ma eravate già stati.

Un posto bellissimo, si sta benissimo qui. Siamo stati per il Poplar della scorsa edizione, ma anche in precedenza.

Parlando di Sanremo, come siete arrivati a Pino d’Angiò?

È arrivato dall’alto. C’è tanta gente che non lo conosceva, abbiamo sentito il pezzo e possiamo dire che è un grande. Ci siamo trovati benissimo da subito.

Picco di ascolti dell’ultimo periodo, dopo il singolo “Nero Mascara” cosa arriverà?
Il nostro lavoro è fare musica, qualcosa è sicuramente in porto. Vedremo cosa, quando. Questa sera porteremo in live uno spoiler da un nuovo progetto.

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