Musica / Gli appuntamenti

Gli Arowave aprono a Rovereto mercoledì 10 aprile la rassegna “Ai Confini ed Oltre”: il primo di quattro live nella Sala Conferenze Fondazione Caritro

Protagoniste sono le diverse prospettive della musica improvvisata: dal jazz e le sue contaminazioni con prog e musica scandinava, fino alla musica elettronica. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria

di Fabio De Santi

ROVERETO. Le diverse prospettive della musica improvvisata, dal jazz mainstream alle sue contaminazioni con il prog e con la musica scandinava, fino alla musica elettronica miscelata con strumenti acustici. Sono quelle proposte dalla rassegna primaverile “Ai Confini ed Oltre”, sempre con la direzione artistica di Emilio Galante, con una serie di concerti a Rovereto grazie, al contributo della Fondazione Caritro e ad un bando vinto per Nuovo Imaie, l’associazione nazionale che tutela i diritti degli esecutori.

Primo live in cartellone quello di mercoledì 10, dalle 20.45, alla Sala Conferenze della Fondazione Caritro con il progetto Arowave che unisce Emilio Galante flauto. Stefano Greco aka Fana electronics & samples Stefano De Felici VJ. Il duo dall’organico ingannevolmente fragile costruito sul suono apollineo del flauto trasfigura l’esile strumento monodico in un’estasi dionisiaca, monumentale e inaudita. Fana rilegge con live electronics i lavori scritti nell’ultimo trentennio da Galante per flauti acustici mentre Galante reinventa con l’improvvisazione i lavori elettronici di Fana. I due musicisti si sono conosciuti collaborando in un progetto di Sonata islands, QBB, Quasar Burning Bright. Il concerto viene emozionalmente amplificato dalle improvvisazioni visuali di Stefano De Felici, che immergono la audience in una esperienza multimediale.

Il 17 aprile on stage i MaNiDa, Martina Effy Bergonzoni voce, Niccolò Zanella sassofono tenore, Matteo Padoin contrabbasso, Daniele Patton batteria nel progetto Foreṡìa. Il loro aspetto musicale è influenzato da quattro sorgenti: il jazz moderno, la musica classica, il contrappunto e la suite. Questi aspetti, con caratteristiche differenti tra loro, trovano coesione e complicità nelle composizioni, creando sonorità sempre diverse.

Terzo appuntamento, il 24 aprile, con l’Alessandro Bianchini Quartet nel segno di “10/5” il primo album del vibrafonista e compositore Alessandro Bianchini, prodotto da Lorenzo Vella, direttore dell'etichetta discografica romana Birdbox Records in collaborazione con Nightingale Studios, sala di incisione della stessa label.

A chiudere la rassegna, il 30 aprile, il contrabbassista Marco Centasso e la sua band (qui nella foto) con le musiche del disco Hidden Room. Un lavoro fatto di composizioni originali che, come il titolo del cd sottolinea, rivelano stanze nascoste, contenuti latenti e inconsci del percorso del musicista e le numerose influenze che ispirano il suo processo compositivo: cinema, fotografia, filosofia, psicanalisi e autori come Oliver Sacks, Donna Haraway, James Bridle. Entrata gratuita con prenotazione obbligatoria a info@sonataislands.com.

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