Cultura / Il caso

Vittorio Sgarbi rimosso dal cda della Fondazione Canova: «Quello che abbiamo visto in tv non è edificante». E lui si dimette

La decisione ratificata dal sindaco di Possagno, ma lui contrattacca: «Mi dimetto con dimissioni irrevocabili ed immediate»

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TREVISO. Vittorio Sgarbi (Sottosegretario alla Cultura, sindaco, parlamentare e presidente del Mart di Rovereto) non sarà più Presidente della Fondazione Canova, L'annuncio, come riporta il Gazzettino, è stato fatto dal sindaco di Possagno in risposta agli appelli social contro il sottosegretario dopo gli insulti e i gesti osceni registrati da "Report" che rappresentano solo l'ultimo tassello di un rapporto già deteriorato.

"Abbiamo prorogato questo cda per chiudere le manifestazioni canoviane - annuncia Valerio Favero – Ma ho comunicato già a dicembre a Sgarbi la decisione di non procedere nel rinnovo del suo incarico".

Una scelta maturata "prima dell'inchiesta, ma senza dubbio quanto visto in televisione è tutt'altro che edificante". A confermare la scelta del sindaco è anche Giancarlo Cunial, ex professore di storia al Cavanis e collaboratore di Fondazione Canova dal 2001 al 2022.

Sgarbi annuncia che "si dimette, con effetto immediato", dalla presidenza del Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario della morte di Antonio Canova. "Mi scuso - dichiara Sgarbi - di aver promosso queste attività e di aver favorito contributi e restauri, e rimetto il mio mandato nelle mani del Capo di Gabinetto del ministero della Cultura, Francesco Gilioli. Le mie dimissioni sono irrevocabili e annunciano il futuro nell'ombra per la Fondazione Canova, di cui è confermato vice presidente il sindaco di Possagno, Valerio Favero. Addio Canova".

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