Spettacoli / Intervista

"Un San Valentino speciale a Trento con il Balletto Nazionale di Praga"

Stasera, 14 febbraio, l'appuntamento al teatro Sociale. Parla Renato Zanella, direttore artistico per la danza del Centro Santa Chiara: "La serata di gala ha un programma splendido, presenteranno il meglio del repertorio classico mondiale e i nomi più prestigiosi della coreografia internazionale"

di Fabio De Santi

TRENTO. Il dialogo del Czech National Ballet con il mondo della danza globale è stato coltivato per oltre due decenni e il successo mondiale della compagnia è dimostrato dalla sua regolare collaborazione con coreografi, scenografi e designer di fama internazionale.

Sono queste le credenziali del Czech National Ballet, che ha sede presso il prestigioso Teatro Nazionale di Praga, atteso a Trento oggi, 14 febbraio, al Sociale nell’ambito della Stagione di Danza del Centro S. Chiara.

Proprio in vista di questo evento abbiamo sentito Renato Zanella, direttore artistico per la danza del Centro Santa Chiara.

Zanella da dove la volontà di portare a Trento il Czech National Ballet di Praga?

“La scelta di proporre questo spettacolo nella panoramica della Danza presentata dal  Santa Chiara è dovuta al desiderio di offrire al nostro pubblico anche  importanti compagnie internazionali con il loro repertorio classico, neoclassico e contemporaneo a fianco della larga proposta della danza made in Italy. In questa serata di gala, avremo la possibilità di assaggiare una buona parte del loro vasto repertorio.

Qual è la peculiarità di questa storica formazione?

“Il Czech National Ballet di Praga occupa una solida posizione nel contesto mitteleuropeo. La sua fondazione nel 1883 ha dato origine alla continua evoluzione della tradizione della danza professionale ceca. Veramente cosmopolita, composto da ballerini di 18 nazionalità, il Czech National Ballet è la più grande compagnia di danza della Repubblica Ceca. Questa diversità gli offre una gamma colorata di mezzi di espressione, rappresentando una varietà di etnie e le loro diverse nature e temperamenti”,

Quale il risultato?

“Direi una fusione di numerose scuole e stili di danza, arricchimento e ispirazione reciproci.  Il dialogo del Czech National Ballet con il teatro di danza globale è coltivato da oltre due decenni. Il suo attuale direttore artistico è Filip Barankiewicz. Il successo mondiale della compagnia è dimostrato dalla sua collaborazione regolare con coreografi, restager e designer stranieri. L'esperienza con diverse fraseologie di movimento serve a ravvivare il lavoro artistico, aiutando la compagnia a trovare la sua identità mitteleuropea. Il carattere internazionale del Czech National Ballet di Praga riflette la sua identità nazionale e ne accresce il prestigio. Offriamo il repertorio classico tradizionale e il teatro moderno contemporaneo allo stesso modo, ma con uno speciale spirito artistico”.

Quale spettacolo proporranno al Sociale?

“La serata di gala ha un programma splendido: in una serata presenteranno il meglio della danza classica mondiale e i nomi più prestigiosi della coreografia internazionale come Swan Lake, Just Solo, Nutcracker – A Christmas Carol, Mask Duet, La Fille mal gardée, Firebreather,  Le Corsaire, The Sleeping Beauty, Romeo and Juliet, Vertigo e Don Quijote”.

Anche se proviene dalla Repubblica Ceca questo corpo di ballo ha una dimensione cosmopolita

“Una dimensione che è ormai una realtà di quasi tutte le compagnie, i motivi sono molteplici, il più importante è secondo me che l’arte non ha frontiere, quindi, come dicevo prima, fa parte di una inarrestabile evoluzione artistica che abbraccia tutti i grandi corpi di ballo internazionali. Il Balletto Nazionale Sloveno di Ljubljana che dirigo dal 2021è tra questi”.

Quale bilancio si sente di fare ad oggi sull'accoglienza del pubblico riguardo al circuito di Danza ideato dal Centro S.Chiara nella nostra regione?

“Assolutamente positivo e stimolante, si sta riformando dopo la frenata covid, un vero e proprio entusiasmo attorno alle proposte di danza. L’ottimo lavoro di squadra, i nuovi impulsi e scelte artistiche apportati dal nuovo direttore Massimo Ongaro, hanno intensificato il dialogo con i pubblici e la diffusione dei programmi proposti di tutte le arti. A questo proposito vorrei ricordare che dopo quello di Praga presenteremo il 28 marzo a Bolzano anche il Balletto Nazionale Rumeno di Bucarest con Giselle”.

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