Teatro / L’evento

«Palcoscenico Trentino», il «Teatro Instabile di Meano» fa il pieno di premi Mario Roat

Riconoscimenti alla compagnia, al regista Bortolotti, allo scenografo Nones, all’attore Volcan. Poi miglior interprete femminile Nazarena Raos di Lizzana

TRENTO. È stato consegnato, alla presenza di un folto pubblico e dei rappresentanti delle sei compagnie partecipanti al concorso, il “Premio Mario Roat”, principale riconoscimento assegnato nell'ambito della ventiquattresima edizione della Rassegna «Palcoscenico Trentino», organizzata dalla Co.F.As. e ospitata al Teatro “S. Marco” di Trento.

La giuria degli esperti, composta da Romeo Liccardo (docente presso l'Accademia dei Filodrammatici di Milano), Maria Zanetti (insegnante), Giovanni Garau (attore filodrammatica), Andrea Coppi (scenografo) e dal giornalista Fabio Lucchi, ha assegnato il massimo riconoscimento – Premio “Mario Roat” – a “T.I.M. - Teatro Instabile Meano” per l'allestimento di «Variazioni enigmatiche», un testo del drammaturgo francese Eric-Emmanuel Schmitt.

La motivazione al premio parla di «variazioni legate da un filo rosso tra una melodia difficile da decifrare e un universo umano enigmatico, come un thriller psicologico».

La compagnia teatrale attiva nel sobborgo trentino di Meano ha ottenuto anche il Premio alla miglior regia con Sergio Bortolotti che «ha messo in scena questo testo con un incalzare di colpi di scena, come una partita a scacchi, e soprattutto ha saputo dirigere con intensità i due protagonisti» e a T.I.M. è andato anche il premio alla migliore scenografia in quanto lo scenografo Paolo Nones «in uno spazio scenico essenziale, ha saputo creare un'atmosfera evocativa, sospesa e crepuscolare».

Migliore attore della rassegna è stato giudicato, per la sua interpretazione nello spettacolo “Variazioni enigmatiche”, Roberto Volcan  che «ha dato al personaggio di Erik intense sfumature interpretative tra comicità e dolore, ironia e crudeltà», mentre il premio alla migliore attrice è stato assegnato a Nazarena Raos della Compagnia di Lizzana che «ha dato al personaggio dell'equivoco (Èlia) una gioiosa interpretazione, in un turbinio di leggerezza, comicità e ritmo».

Il Premio assegnato dalla Giuria dei Giovani (composta da studenti delle scuole superiori cittadine) è andato allo spettacolo «Tre aìsull’altalena» di Luigi Lunari messo in scena dalla Filodrammatica “Amicizia” di Romeno. Il giudizio espresso dal pubblico attraverso la votazione riservata agli abbonati ha infine premiato lo spettacolo «Benvenuti a Baluk» del Gruppo Teatrale “I Sottotesto” di Nogaredo.

La serata finale dell'edizione 2021 si è aperta con la rappresentazione dello spettacolo «I.N.F.E.R.N.O. di David Conati, una riscrittura, fedele nella sostanza ma rinnovata nella forma, dell’Opera di Dante Alighieri, tradotta per tutti senza farne una parodia. In scena, oltre all’autore del testo, il musicista Giordano Bruno Tedeschi e l’illustratore – storyboarder Gianluca Passarelli.

Il premio principale, frutto della valutazione espressa dalla Giuria degli esperti, è stato consegnato a T.I.M. – Teatro Instabile Meano da Roberta Roat, figlia dell'attore e regista che nel 1946 fu il fondatore della Federazione che oggi raggruppa oltre cento filodrammatiche attive sul territorio trentino, oltre ad alcune realtà di lingua italiana operanti in provincia di Bolzano.

È intervenuta alla cerimonia di premiazione, l’assessora alla Cultura del Comune di Trento Elisabetta Bozzarelli. Nessun assessore rappresentante, invece, dalla giunta provinciale.

Nel tracciare un bilancio di questa 24ª edizione del Premio, il presidente della Co.F.As., Gino Tarter, ha espresso soddisfazione sia per la buona qualità complessiva degli spettacoli presentati a concorso che per la risposta avuta dal pubblico, tornato finalmente in sala dopo il lungo stop imposto dalla pandemia. Non sono mancati i ringraziamenti finali che la Co.F.As. ha inteso rivolgere agli Enti pubblici che hanno garantito sostegno alla manifestazione (Provincia autonoma di Trento - Assessorato alla Cultura e Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol) oltre ad alcune realtà appartenenti al mondo della cooperazione trentina (la Cassa di Trento – Credito Cooperativo Italiano e la Cantina Rotaliana di Mezzolombardo).

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