Musica / L’evento

L’affascinante “Histoire du soldat” di Igor Stravinsky: tre date per l’allestimento tutto trentino

Stasera al teatro San Marco, domani alla Filarmonica e poi al Teatro di Albiano con l’associazione culturale “Il Volo”

di Fabio De Santi

TRENTO. Dopo il debutto della scorsa estate al Festival Contavalle di Grumes, torna con due date a Trento e una ad Albiano “Histoire du soldat” di Igor Stravinsky messa in scena dall’associazione culturale Il Volo all'interno del progetto “Teatro musicale ambulante”.

L'opera (foto di Raffaele Pojer) andrà in scena lunedì 18 ottobre alle 21 al Teatro San Marco, martedì 19 alle 9 alla Sala Filarmonica di Trento, in una replica pensata per le scuole e per l’Università della terza età e del tempo disponibile ma aperta a tutto il pubblico, e mercoledì 20 alle 20.30 al Teatro di Albiano in Val di Cembra.

Un' opera che si lega alle celebrazioni per i cinquant’anni dalla morte di Igor Stravinsky: il grande compositore e direttore d’orchestra russo, autore di alcune fra le più celebri partiture del XX secolo, si spegneva infatti a New York il 6 aprile 1971.

Per celebrare questa ricorrenza, l’associazione culturale di Segonzano “Il Volo”, in collaborazione con Ad Maiora, Il teatro delle quisquilie e la Società Filarmonica di Trento, ha deciso di portare in scena una delle prime opere da camera di Stravinsky da lui scritta in Svizzera, dove viveva da esule dopo la Rivoluzione russa. La situazione in cui venne rappresentata “Histoire du soldat” ricorda per molti versi quella attuale: dopo la grave recessione economica causata dal primo conflitto mondiale e con l'infuriare di una pandemia, all’epoca la febbre spagnola.

Per far fronte alle difficoltà e alle ristrettezze economiche, Stravinsky e Ramuz decisero di creare un'opera teatrale ambulante, destinata a essere rappresentata nei villaggi di tutta la Svizzera. La formula scelta dai due artisti prevedeva pochi strumenti con pochi esecutori, pochi personaggi e solo una piccola scena su cui si doveva svolgere l'azione.

Dopo un fortunato debutto al Teatro di Losanna, però, l’epidemia di spagnola bloccò sul nascere il progetto itinerante di Stravinsky e Ramuz che furono costretti a cancellare la tournée. Oltre questa rappresentazione il progetto “Teatro musicale ambulante” si lega all’esigenza e dalla voglia di musicisti e attori trentini di favorire la ripartenza dell’attività culturale in un momento particolarmente complesso sia per chi di arte e spettacolo vive e lavora, sia per il pubblico. E l’idea nasce proprio da alcuni giovani professionisti trentini della musica, formatisi - e alcuni tuttora stanziati - fuori regione o all'estero, che vogliono riportare le proprie competenze sul territorio.

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