Montagna / La rassegna

Al Film Festival percorsi tra il paesaggio che cambia e le nuove sfide in parete

Dopo un week-end di successi in sala, nel pomeriggio riprendono le proiezioni al cinema Modena, mentre questa sera nelle "Dirette" di Hervé Barmasse si affronteranno, con Heinz Mariacher e Mélissa Le Nevé, i temi dei cambiamenti nel mondo dell’arrampicata tra performance sportive e ricerca della libertà

TRENTO. La settimana del Trento Film Festival è cominciata questa mattina con un focus sul rapporto tra uomo, ambiente e paesaggio, grazie al Caffè Scientifico sui paesaggi terrazzati e la presentazione del laboratorio cartografico Montura Editing.

Lasciandosi alle spalle un week-end da tutto esaurito, l'attesa kermesse che propone un ricco programma di eventi online e proiezioni dal vivo, questa mattina si è aperta conn un confronto sull'informazione: "I linguaggi della convivenza tra umani e fauna".

Hanno partecipato Anna Sustersic, esperta in comunicazione scientifica, Laura Venturini, regista, ideatrice del progetto artistico "Chi ha paura dell'orso", Marta Villa, antropologa, Luca Pedrotti, ricercatore, coordinatore scientifico Parco Nazionale dello Stelvio, Elena Guella, vicepresidente Sat; moderatore Leonardo Pontalti, giornalista dell'Adige.

Alle 14, "Story Trekking", con escursione  verso Cima Calisio. Partecipa Paola Barducci, dottore forestale, che parlerà sul tema "alla

scoperta della flora e fauna alpina e del Foraging ovvero l’utilizzo delle piante in ambito alimentare".

Alle 18 è in programma la presentazione del libro finalista premio Itas del libro di montagna "Winter 8000" di Bernardette McDonald, sulle grandi sfide invernali ai 14 Ottomila.

 

In serata, alle 21, le "Dirette di montagna" di Hervé Barmasse con Heinz Mariacher e Mélissa Le Nevé sui cambiamenti nel mondo dell’arrampicata tra performance sportive, libertà ed espressione di sé.

Le prime competizioni sportive e ora i giochi olimpici; l’arrampicata muta e si trasforma in una disciplina agonistica che ha poco a che fare con le sue origini, lontano dal suo elemento naturale, la roccia. Questo cambiamento ha marcato un solco, separato generazioni di arrampicatori indipendentemente dall’anno di nascita.

Da una parte, chi nella scalata vede ancora una forma d’arte, l’espressione di sé stesso e di uno stile di vita che rompe le catene del conformismo.

Dall’altra invece chi, attraverso performance e record, cerca la possibilità di emergere attraverso il risultato sportivo.

Oggi torna al Festival la la climber iraniana Nasim Eshqi, ma come protagonista del film Climbing Iran.

Proiezione speciale di La Taiga. Le foreste del grande Nord, un ritratto della foresta boreale che attraversa il Nord America, la Russia, l'Europa e il Giappone.

I FILM AL CINEMA MODENA DI TRENTO

La programmazione cinema di questo lunedì di Festival inizia alle 15.15 in Sala 2 con due proiezioni in Concorso Reserve (Gerard Ortín Castellví, Spagna / 2020 / 27'), un corto sul fragile equilibrio tra lupo, uomo, ambiente, e The Magic Mountain (Eitan Efrat, Daniel Mann, Belgio / 2020 / 67'), un’esplorazione di tre luoghi sotterranei in Europa tra credenze, immaginari e aneddoti storici non ufficiali.

Sempre per la Sezione Concorso, alle 15.30 in Sala 3, Le Grand Viveur (Perla Sardella, Italia / 2020 / 21') in cui Mario Lorenzini, operaio ed escursionista, racconta la comunità Walser piemontese della Valsesia, e Pushed Up the Mountains (Julia Haslett, Stati Uniti, Cina / 2020 / 76'), un film poetico ed intimo sulle piante e le persone che se ne prendono cura.

In Sala 1 alle 15.30 la Proiezione Speciale La Taiga. Le foreste del grande Nord (Kevin McMahon, Canada / 2019 / 52'), un ritratto coinvolgente della foresta boreale che attraversa il Nord America, la Russia, l'Europa e il Giappone. Queste grandi foreste settentrionali formano la foresta più grande, selvaggia e probabilmente più importante del pianeta, che immagazzina più carbonio di tutte le foreste pluviali messe insieme e, come tale, è cruciale per il clima. Il pomeriggio al cinema continua alle 17.30 in Sala 2 con

Destinazione... Groenlandia: In the shadow of the tugtupite (Inuk Jørgensen, Groenlandia / 2020 / 7'), un cortometraggio che mette in discussione la logica dietro il passato e il futuro minerario della Groenlandia, e Sumè – the sound of a revolution (Inuk Silis Høegh, Groenlandia, Danimarca, Norvegia / 2014 / 76'), storia della rock-band groenlandese Sumé che tra il 1973 e il 1976 pubblicò tre album cambiando la storia della Groenlandia. Le canzoni politiche della band misero in moto una rinascita della cultura e dell'identità della Groenlandia aprendo la strada ad un governo autonomo della regione.

In Sala 3 alle 17.45 due proiezioni in Concorso, Espiritos e rochas: un mito acoriano (Aylin Gökmen, Svizzera, Portogallo / 2020 / 14') ambientato su un'isola vulcanica dove gli abitanti sono intrappolati tra la minaccia di eruzioni imminenti e il peso dei traumi del passato.

A seguire il documentario Bosco (Alicia Cano Menoni, Uruguay, Italia / 2020 / 80') che racconta la storia di villaggio appenninico di 13 abitanti, circondato da castagni che lo divorano giorno dopo giorno, attraverso la storia di Orlando, 103 anni, emigrato da Bosco in Uruguay.

La sezione Orizzonti Vicini, ore 17.45 in Sala 1, chiude le proiezioni pomeridiane con tre documentari: l’anteprima del film sperimentale Herz-jesu-feue (Irene Dorigotti, Italia / 2020 / 4') che racconta la tradizione altoatesina del “fuoco del Sacro Cuore di Gesù” risalente al 1796 e III Sentiero (Luca Albrisi, Italia / 2021 / 15') alla ricerca di una “terza via”, alternativa alla netta distinzione tra proprietà pubblica e privata, che si trova storicamente nelle comunità delle “terre alte”, capaci di avviare un percorso di sviluppo comunitario.

Infine, Capaci di volere (Paolo Vinati, Roberta Dapunt, Italia / 2020 / 61’), dove la Comunità Comprensoriale Valle Pusteria ha dato inizio al progetto SPRAR per accogliere un numero controllato di persone migranti, favorendo così la continuità dei percorsi di inserimento nel tessuto sociale e lavorativo.

Le proiezioni serali iniziano alle ore 19.45 in Sala 2 con la sezione Alp&ism: L’escalade libérée (Benoît Regord, Francia / 2020 / 26') in cui Antoine Le Menestrel, ex scalatore di alto livello, racconta con sincerità e sensibilità la sua storia nella falesia di Buoux, in Francia, e la sua visione di questa disciplina oggi.

A seguire, Climbing Iran (Francesca Borghetti, Italia / 2020 / 54') in cui Nasim, pioniera dell'arrampicata all'aperto in Iran, insegna la disciplina del free climbing ad alcune ragazze iraniane, trasformandola in uno strumento di nuova indipendenza femminile.

 Alle 20.00 in Sala 3 due proiezioni della sezione Concorso, La brena en hiver (Thibaut Sichet, Francia / 2020 / 20'), storia della tragedia di due giovani alpinisti che si avventurano in un’ascesa invernale del Monte Bianco rimanendo prigionieri della montagna per quasi dieci giorni, e Dear Werner (walking on cinema) (Pablo Maqueda, Spagna / 2020 / 80'), un atto d'amore verso uno dei più grandi registi del nostro tempo: Werner Herzog.

Il documentario racconta la storia di un giovane regista che decide di ripercorrere le orme di Herzog il quale, nel 1974, camminò da Monaco a Parigi in un viaggio di fede per evitare la morte della sua mentore Lotte Eisner.

Infine in Sala 1, sempre alle 20.00, due documentari per la sezione Terre Alte. Si tratta di Gorria (Maddi Barber, Spagna / 2020 / 22' ), un corto che descrive con suoni e immagini suggestive l’attività pastorizia nella regione autonoma dei Paesi Baschi, e Mujer Medicina (Daiana Rosenfeld, Argentina, Perù / 2019 / 71'), un viaggio nella giungla amazzonica sulle montagne del Perù per imparare dai medici indigeni la loro saggezza ancestrale.

 

I FILM DISPONIBILI ONLINE

Ecco i film disponibili online da lunedì 3 maggio sulla piattaforma online.trentofestival.it: ogni film rimane online fino al 16 maggio ed è disponibile fino ad un massimo di 500 visioni.

Concorso:

Bosco (Alicia Cano Menoni, Uruguay, Italia / 2020 / 80')

Dear Werner (walking on cinema) (Pablo Maqueda, Spagna / 2020 / 80')

One day (Jin Jiang, Cina / 2020 / 24')

Alp&ism:

Beyond the Summits (Feline Gerhardt, Germania / 2020 /43’)

Climbing Iran (Francesca Borghetti, Italia / 2020 / 54')

Metanoia (Florian Gassner, Paul Schweller, Austria, Germania / 2020 / 22’)

 

Destinazione…Groenlandia:

In the shadow of the tugtupite (Inuk Jørgensen, Groenlandia / 2020 / 7')

SILA and the Gatekeepers of the Arctic (Corina Gamma, Svizzera, Stati Uniti / 2016 / 70')

Orizzonti vicini:

Con il sorriso (Andrea Azzetti, Italia / 2021 / 26')

Walk and talk – Con gli occhi dell’altro (Sara Cao, Italia / 2021 / 9')

Proiezioni speciali:

Venìa (Emanuele Confortin, Italia / 2021 / 19')

Terre Alte:

400 paires de bottles (Raphaël Botiveau, Hélène Baillot, Francia / 2020 / 18')

Mujer Medicina (Daiana Rosenfeld, Argentina, Perù / 2019 / 71')

MARTEDÌ 4 MAGGIO

Domattina, alle 9, in un'altra giornata che proporrà anche molte proiezioni di film, si comincia con un convegno che metterà a confronto gli attori principali della letteratura di montagna, nei tre momenti fondamentali di scrittura, produzione, diffusione.

Alle 10.30, Caffè Scientifico dedicato ai vitigni resistenti.

Alle 11.30 "Emozioni trra le pagine" dedicato a "Trail Rock Girls" di Simone Sarasso, Mulatero editore

Alle 14, trekking al Rifugio Bindesi e workshop con la pittrice Silvia de Bastiani.

Alle 18 sui parlerà di inquinamento luminoso con Irene Borgna, autrice del libro "Cieli neri" (Ponte alle Grazie - Cai), che dialogherà con Anna Girardi.

Alle 21, Hervé Barmasse ci accompagnerà in un percorso sul tema cruciale dei cambiamenti climatici, dialogando con Sandro Orlando, giornalista, e Michele Freppaz, ricercatore e nivologo.

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