TrentinoInJazz: domenica 13 a Isera ultimo atto della rassegna 2020 con i suoni brasiliani degli Esc

di Fabio De Santi

Note brasiliane con il progetto Esc per l’ultimo concerto di questo 2020 per il Festival TrentinoInJazz domenica pomeriggio alle 15 alla Casa del Vino di Isera. Una rassegna che nonostante l’anno davvero difficile che si sta per chiudere per la musica live è riuscita ad offrire più di quaranta concerti su tutto il territorio provinciale. Dietro la sigla di Esc ci sono tre musicisti come Emilio Galante flauto e flauto basso, Francesco Saiu alla chitarra e Giulio Corini al contrabbasso. Si tratta di un nuovo progetto di Sonata Islands interamente dedicato alla musica brasiliana. Il concerto si svolge come un racconto che parte dall'inizio del 900 con il choro di Pixingunha e Ernesto Nazareth, una delle fonti originarie della Mpb(Musica Popolare Brasiliana), vicina alla musica europea del tempo e, con le orecchie di oggi, al nostro "liscio" romagnolo.L’altra fonte originaria del Mpb è il samba, vale a dire l'Africa e i suoi ritmi, la musica popolare nata a Salvador de Bahia nel diciannovesimo secolo, la musica degli schiavi africani rapiti dalla loro terra. Più tardi, negli anni 50 del ventesimo secolo, gli americani (StanGetz, Herbie Mann) scoprono il Brasile e i brasiliani scoprono il jazz. Quello che ne esce è la bossanova, è il miracolo di Antonio Carlos Jobim, uno dei più grandi creatori di melodie del ventesimo secolo e di Joao Gilberto, che, nella generazione successiva, tanto avrebbe influenzato il Tropicalismo e Caetano Veloso. Il racconto sonoro proposto dagli Esc arriverà fino ai grandi autori più recenti, come Egberto Gismonti che cercano ancora più profondamente le origini della propria musica nel Nord Est del Brasile, nella (quasi) incontaminata Amazzonia. In questa line up il musicista trentino Emilio Galante suona con due artisti della scena jazz bresciana come Francesco Saiu e Giulio Corini.  In ambito jazzistico Saiu ha pubblicato diversi dischi collaborando con musicisti tra cui Stefano Battaglia, Achille Succi, Paolo Damiani, Oscar Del Barba. Il contrabassista Giulio Corini è considerato tra i più interessanti improvvisatori della sua generazione, da anni collabora con i grandi nomi del jazz internazionale: da Enrico Rava a John Abercrombie, da Francesco Bearzatti a Stefano Battaglia, Sandro Gibellini, Tino Tracanna, Bebo Ferra, Giovanni Falzone e Garrison Fewell. Dal 2005 dirige il progetto di ricerca musicale "Libero Motu" con il quale ha pubblicato "Libero Motu", "Off-Site Meetings"e "Future Revival".

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