Stasera Mika al Palaonda di Bolzano con il suo “Revelation Tour”

di Fabio De Santi

<L’obiettivo dello show è quello di far emozionare il mio pubblico in una maniera molto forte. Ci sono degli elementi spettacolari come quelli legati alle luci e alla scenografia ma senza barriere fra me e i fan: ho tolto tutti gli schermi, le ballerine, perché voglio fare uno show sorprendente ma anche vero, in cui mi trovo quasi immerso nel pubblico. Mi piace l’idea che i momenti di silenzio siano tanto intensi così come quelli in cui si balla scatenati>. Sono queste le parole usate da Mika per raccontare ai lettori del nostro giornale il live che proporrà stasera, domenica 2 febbraio, ial Palaonda di Bolzano nell’ambito del suo “Revelation Tour” legato nuovo album “My Name Is Michael Holbrook” uscito lo scorsoottobre (inizio ore 20.30,  con i biglietti ancora disponibili). La popstar inglese, ha pensato ad una scaletta studiata appositamente per il nostro Paese, con una serie di canzoni che non sono state e non saranno eseguite nel corso delle altre date europee: tra queste “Stardust£  il brano da lui scritto insieme a Chiara Galiazzo. La setlist vedrà l’alternarsi canzoni estratte dal recente “My Name Is Michael Holbrook” e i brani più conosciuti e amati del suo repertorio. L’inizio sarà proprio su una delle canzoni più recenti, “Ice Cream”, così come la conclusione, che sarà affidata alle note di “Stay High” e “Tiny Love” (quest’ultima troverà posto anche a metà della serata).

Nel corso dello show si ascolteranno anche bani celebri come “Relax (Take It Easy)”, “Big Girls (You Are Beautiful)” e “Lollipop”, oltre all’immancabile “Grace Kelly”. Il cd “My Name Is Michael Holbrook” anticipato da ben cinque singoli è il quinto album in studio di Michael Holbrook Penniman Jr, in arte Mika. L’album è frutto di una marcata maturazione artistica di Mika, attraverso drammi familiari e gioie personali che l’hanno portato ad aprirsi di più, a prendere rischi e voltare nettamente pagina rispetto al passato in termini di contenuto e di presentazione della propria immagine.

 

 Frutto di due anni di scrittura tra le pareti domestiche tra Miami, Londra e la campagna toscana, “My Name Is Michael Holbrook” fa scoprire l’essenza dell’identità di Mika, a partire dal suo nome anagrafico, passando per i rapporti familiari e un bagaglio di piccole e grandi esperienze, tra momenti di leggerezza e struggenti episodi chiave della sua vita e della sua famiglia, come spiega il cantante: <Certi artisti si cimentano con un alter ego artistico, dal grandioso David Bowie con Ziggy Stardust, fino a Beyoncé con Sasha Fierce. Io ho fatto il contrario, sono andato a scoprire l’uomo dietro l’artista. Diviso per 12 anni tra Mika e Michael Holbrook, ho fatto pace con la mia identità. Perché l’unico modo che conosco per vivere ed esprimermi è creare musica, scrivere, esibirmi. Senza questo, io non esisto>.

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