Omaggio alla poetessa Antonia Pozzi nel reading proposto oggi al Circolo Rosmini

di Fabio De Santi

Crepuscolare ed espressionista, il suo stile di scrittura ancor oggi affascina per l'aura senza tempo dei sentimenti che esprime, sempre sulla soglia di quell'abisso che l'accoglierà giovanissima, a soli 26 anni, nel gesto della disperazione estrema. Lei è la poetessa Antonia Pozzi, una delle voci femminili più intense del Novecento, alla cui figura rende omaggio la nuova produzione fra musica e poesia "Era una fiaba anche il fruscio della bicicletta" che approda al Circolo Rosmini di Trento giovedì 28 alle 17. Uno spettacolo portato in scena dal trio composto dall'attrice Chiara Turrini, dalla violinista Maria Odorizzi e dalla clavicembalista Annely Zeni. Con la collaborazione del compositore Antonio Maria FracchettI.

Ilnuovo reading di musica e poesia racconta la personalità della Pozzi, forte e fragile figura d'artista e di donna, vissuta negli anni tra le due guerre a contatto con il meglio della cultura italiana del periodo: il filosofo Antonio Banfi, i poeti, critici e scrittori Vittorio Sereni, Remo Cantone e Dino Formaggio tra gli altri.Una vita quella della grande poetessa, consumata da una bruciante ricerca dell’assoluto, di un sensuale ardore di vita dolorosamente spenta sotto una cappa di delusioni ed oppressioni private (non ultima l’ostilità della famiglia) nella cupa Europa della fine degli anni 30. La sua opera tutta pubblicata postuma ha suscitato l’ammirazione tra gli altri dei grandi Eliot e Montale.

Per l'evento che corre sul filo sottile tra letteratura, poesia e musica, Chiara Turrini ha scelto alcune pagine poetiche e episodi dall'epistolario e dai diari, che mettono in luce la sensibilità acuta e la passionalità romantica della giovane poetessa ma ne raccolgono anche la dimensione più umanamente quotidiana. Il reading prende in considerazione i testi poetici scegliendo antologicamente dalle prime esperienze in versi della diciassettenne Antonia sino ai più ermetici e complessi prodotti di una maturità che non ebbe tempo di sbocciare, intrecciati alla nuova partitura di Fracchetti. Quindi si sofferma su alcuni momenti del diario della Pozzi, facendovi contorno con le musiche degli anni '60 e '70, fra cui anche quelle di Animals, Bob Dylan, Simon & Garfunkel rivisitate dallo stesso Fracchetti per il duo violino e clavicembalo. La musica del giovane compositore trentino Antonio Fracchetti privilegia una scrittura soprattutto ritmica e dinamica, che non da adito a sentimentalismi melodici, volendo sottolineare la modernità della Pozzi.

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