L’Orchestra Giovani in Sinfonia con il Coro «In dulci Jubilo»

Domani, alle ore 20.45 a Trento, nella chiesa del Seminario Minore (ingresso da via Endrici 23/B) il Coro «In dulci Jubilo» e l’Orchestra Giovani in Sinfonia propongono in concerto due pietre miliari del repertorio sinfonico e sinfonico-corale: la Sinfonia n. 5 di Ludwig van Beethoven e «Lauda Sion» op. 73 di Felix Mendelssohn. La Sinfonia n. 5 è uno dei brani più conosciuti del repertorio classico, con il famoso motivo di quattro note che, secondo le parole dello stesso Beethoven, rappresenta «il destino che bussa alla porta».

L’attacco della sinfonia fu anche usato dalle trasmissioni in italiano di «Radio Londra» durante la Seconda guerra mondiale, in quanto nel codice Morse tre punti e una linea formano l’iniziale V di Victory. Opera scritta da Mendelssohn per il rito cattolico, «Lauda Sion», op. 73 per soli, coro e orchestra, nel corpo considerevole e vario della musica corale sacra del compositore, rimane tra i meno conosciuti, ma non meno significativi.

Commissionata per il 600° anniversario del Corpus Domini, l’opera risale al 1846; il testo riguarda i misteri dell’Eucaristia e la dottrina della transustanziazione, la convinzione che durante la Comunione gli elementi eucaristici si convertano nel corpo e nel sangue di Cristo. Il progetto «Giovani in Sinfonia», rivolto a giovani musicisti, è un progetto culturale di formazione e produzione concertistica in cui l’organico orchestrale viene integrato da strumentisti professionisti.

Per l’occasione, l’orchestra collabora con il Coro «In dulci Jubilo» (maestro del coro Tarcisio Battisti, maestro preparatore Paolo Delama), afferente all’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Trento, composto da alunni ed ex alunni provenienti da tutto il Trentino. Scopi del coro sono lo studio e la diffusione del repertorio sacro.

Il progetto è organizzato dall’Associazione Ensemble Zandonai in collaborazione con Asia Trento, Istituto Diocesano di Musica Sacra e Associazione Filarmonica di Rovereto.

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