Timoria, la ristampa per i 25 anni di Viaggio senza vento

"Viaggio senza vento", pubblicato nell'ottobre 1993, è l'album che consacrò i Timoria facendoli diventare punto di riferimento per la musica rock in Italia grazie anche ai brani "Senza Vento" e "Sangue Impazzito". Il disco, un concept album scritto e arrangiato dagli stessi Timoria, vede la partecipazione di Eugenio Finardi e di Mauro Pagani. Alle spalle la band bresciana aveva già tre album, una partecipazione al Festival di Sanremo tra le giovani proposte (con Premio della Critica), collaborazioni con Ligabue e Gianni Maroccolo e lunghi tour sempre più affollati. 

A 25 anni di distanza, l'album viene ripubblicato in tre edizioni: doppio cd con l'album rimasterizzato dai nastri originali e l'aggiunta di un bonus disc con l'inedito "Angel", la cover di "I Can't Explain" degli Who e le versioni demo di 11 brani; doppio LP in vinile da 180 grammi; box deluxe in edizione numerata contenente il doppio CD, il doppio LP in vinile giallo, un poster del tour di "Viaggio Senza Vento" e un book con foto inedite.   

L'inedita "Angel", la cui base strumentale venne registrata nel 1993, fu portata a termine solo nell'aprile dell'anno successivo quando, alla notizia della morte di Kurt Cobain, Pedrini ne scrisse di getto il testo per completare e registrare il brano. Sarà disponibile dal 12 ottobre.   

"Dopo i primi due album eravamo diventati una band di riferimento per il movimento alternativo ma il terzo disco, quello della consacrazione, fu un mezzo passo falso - dice Omar Pedrini - eravamo scontenti del sound, cercavamo una sonorità tutta nostra. Eravamo a un punto morto. Proposi di registrare un concept album. Sembrava una follia per quegli anni: la storia del mio alter ego Joe e il sogno alchemico di trasformazione della materia volgare in oro, di un perdente in guerriero. Il tema del viaggio come ricerca. Un album come si usava negli anni '70, e da quell'epoca aurea invitammo infatti due simboli come Pagani e Finardi".   

 

"Viaggio senza vento per me non è solo un disco, canzoni, musica e parole - aggiunge Francesco Renga - è soprattutto la fotografia di un periodo meraviglioso della mia vita. Sono le istantanee della mia giovinezza più bella, artistica, creativa e non solo".

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