Netflix prepara una serie tv sul libro di Salman Rushdie

Netflix strizza l’occhio all’India e mette in cantiere una serie basata sul romanzo di Salman Rushdie Figli della Mezzanotte. Lo scrive l’Hollywood Reporter e lo scrittore anglo-indiano si è detto «felice» di confermare su Twitter che il romanzo «avrà una seconda vita» sul piccolo schermo.

Entrato tra i cento libri del secolo di Le Monde, «Figli della Mezzanotte» è strettamente connesso alla storia dell’India: segue le vicende della vita di Saleem Sinai, nato alla mezzanotte del 15 agosto 1947, quando l’India acquistò l’indipendenza dell’impero britannico. La transizione dal colonialismo all’indipendenza è riflessa in ogni atto della vita di Saleem: inseparabile e a volte indistinguibile. Saleem ha poteri telepatici ed è in grado di collegarsi ad altri mille «figli della mezzanotte», tutti nati in quell’ora fatale e tutti dotati di poteri magici.

«Figli della Mezzanotte è uno dei grandi romanzi del nostro tempo e i suoi temi sono tuttora importanti per l’India dei nostri giorni», ha detto Erik Barmack, vice presidente per le produzioni originali internazionali di Netflix. Il colosso dello streaming entra ormai in 190 Paesi del mondo nelle case di 125 famiglie, il doppio del 2014, con la Cina come maggiore mercato.

Netflix metterà in catalogo quest’anno oltre 12 miliardi di dollari in serie originali, tra tre e quattro miliardi più dello scorso anno, con un programma di 80 produzioni superiore a qualsiasi studio di Hollywood.

In India, dove è entrata nel 2016, Netflix ha «solo» un milione di abbonati che fanno indigestione di serie «binge watching» come «Narcos» e «Stranger Things». La prima serie originale indiana, «Scared Games», è stato lanciata a Mumbai alla presenza del capo dei contenuti Ted Sardanos. «Avrei dovuto saperlo: al passato non si sfugge. Ciò che tu eri è ciò che sarai per sempre», scrive Rushdie nel romanzo del 1981 e che ha vinto il Booker Prize e il James Tait Memorial.

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