Una mostra per omaggiare il caschetto biondo di «Raffa»

L’inossidabile caschetto biondo adottato nei primi Anni Settanta e quasi immutato. L’ombelico scoperto in anni di censure televisive è ancora nei sogni proibiti di quella generazione di italiani. L’eleganza maliziosa e i look audaci indossati con ironia. Bianco, nero, rosso, oro, i colori preferiti, una cascata di cristalli a rendere indimenticabile il sorriso innocente, un crespo speciale per fasciare i movimenti sexy. La descrizione è quella di Raffaella Carrà, personaggio icona della tv, amata e celebrata secondo logiche trasversali da mondi diversi dallo spettacolo alla moda, dalla militanza gay alle casalinghe fino agli gli intellettuali.
Altaroma dedica a «Raffa» una mostra a Cinecittà, nel Teatro 1, che terminerà il 15 luglio, curata da Fabiana Giacomotti, autrice e direttrice del master in Teoria e Strategie della Moda a La Sapienza, specialista di costume tv, coadiuvata da Annalisa Gnesini, che terminerà il 15 luglio.

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