Debutta all'Arena la Carmen del '900

Sarà il nuovo allestimento della Carmen di Bizet a inaugurare, venerdì 22 giugno, il 96° Opera Festival 2018 dell'Arena di Verona. La nuova produzione è di Hugo de Ana , regista, scenografo e costumista argentino di fama internazionale. Dopo la storica edizione firmata da Franco Zeffirelli e allestita in Arena dal 1995, Hugo de Ana propone una lettura inedita dell'opera, consapevole della sfida che pone un titolo tanto caro alla storia e al pubblico. Il regista vuole affrancare la Siviglia di Carmen dal clichè variopinto e folkloristico immaginato da molti artisti di fine ?800 e dalla tradizione. Per andare al cuore delle passioni e del mondo gitano in cui la protagonista si muove, de Ana traspone la vicenda un secolo dopo rispetto al libretto, negli anni Trenta del Novecento, periodo significativo per sottolineare la ricerca incessante della protagonista verso la sua indipendenza e libertà, che la porterà come un torero nella Plaza de Toros, un'arena nell'Arena, ad affrontare fino alla morte la prepotenza maschile e una società ostile al suo essere zingara, quindi diversa. «La vicenda di Carmen rappresenta quindi - spiega il Sovrintendente della Fondazione Arena, Cecilia Gasdia - il più famoso femminicidio della storia. L'Arena e l'opera sono parte della società moderna e per questo, in punta di piedi e con rispetto, abbiamo pensato di ricordare e denunciare questo grave fenomeno in occasione della prima rappresentazione». «Sono già tragicamente arrivate al numero di 31 le donne uccise dai propri compagni nel solo 2018. Per questo motivo venerdì 22 lasceremo vuoto un posto in platea e su di esso poseremo un mazzo di 31 rose rosse» ha concluso. Nuove le coreografie di Leda Lojodice, sul podio debutta il giovane direttore Francesco Ivan Ciampa. Esordiscono all'Arena anche i due protagonisti della prima: Anna Goryachova nel ruolo di Carmen e Bian Jadge come Don Josè.

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