L'Italia fa tris al Festival di Cannes

Italia alla riconquista di Cannes: dopo un 2017 senza italiani in concorso, nel 2018 sono ben due i film italiani in gara: Dogman di Matteo Garrone e Lazzaro Felice di Alice Rohrwacher selezionati per il concorso ufficiale ed Euforia di Valeria Golino nella sezione parallela «Un certain regard».

Resta fuori dalla Croisette, almeno per ora, Paolo Sorrentino, il cui ultimo lavoro con Toni Servillo nei panni di Silvio Berlusconi, uscirà in due parti in Italia il 24 aprile (Loro 1) e il 10 maggio (Loro 2). Nella rassegna Cinèfondation anche il cortometraggio Così in terra, il saggio di Pier Lorenzo Pisano al Centro Sperimentale di Cinematografia.

La 71ª edizione del Festival si terrà dal 9 al 18 maggio.

Con «Dogman», Matteo Garrone torna in lizza per la Palma d’oro, in un film dalle atmosfere sporche, grigie e cattive, che riecheggiano «L’imbalsamatore», il film svolta della sua carriera nel 2002. In competizione anche il contadino Lazzaro di Alice Rohrwacher, già Premio della Giuria per «Le Meraviglie» nel 2014. Mentre «Euforia» di Valeria Golino con Riccardo Scamarcio, Valerio Mastrandrea, dovrà competere con gli altri 13 film selezionati a «Un Certain Regard».

Folta la presenza francese, con 4 film in gara: a 87 anni Jean-Luc Godard torna nella selezione più importante con Le Livre d’Image. Forte presenza quest’anno anche dei registi iraniani. Todos lo Saben (Everybody knows), la prima produzione spagnola di Asgar Farhadi con Penelope Cruz e Javier Bardem aprirà la selezione ufficiale per la quale è scelto anche Three faces di Jafar Panahi, il maestro interdetto di uscita dal territorio iraniano. Tanto che la direzione del Festival ha lanciato un forte appello alle autorità di Teheran affinchè rilascino l’autorizzazione per consentire al regista di raggiungere la Francia.

Un altro dissidente, il russo agli arresti domiciliari, Kirill Serebrennikov concorre con L’etè, un film in b/n sul rock ai tempi di Breznev. Tra gli altri film in gara, Blackkklasman di Spike Lee (su un infiltrato nel Ku Klux Klan), mentre il film di Wim Wenders dedicato a Papa Francesco sarà fuori concorso. Alla domanda dell’Ansa sull’assenza del pluripremiato Sorrentino, il delegato generale ha spiegato che il film esce in Italia in due parti quindi una parte sarà nelle sale già prima del festival quindi la natura stessa del progetto ci ha fatto un po’ esitare rispetto al modo in cui mostrare il film a Cannes». Ma «le discussioni sono ancora in corso». La giuria sarà presieduta quest’anno dall’attrice australiana Cate Blanchett figura di punta della lotta contro le molestie sessuali, a sei mesi dal caso Weinstein che ha fortemente scosso il mondo del cinema.

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