Cantiere 26 a tutto rap con Jack TheSmoker

di Fabio De Santi

È nel segno del rap targato Jack TheSmoker il live di stasera al Cantiere 26 di Arco per Upload On Tour. Una delle punte di dimante della scena rap hip hop tricolore si esibirà dopo i set, dalle 20, dei sudtirolesi Mode, degli altoatesini Nardo Dee e dei trentini Maxibongclassic per una serata organizzata da Uploadsounds con il supporto della cooperativa Mercurio e SideOut. Con il musicista Giacomo Giuseppe Romano , in arte Jack The Smoker abbiamo parlato dello show di stasera.

Quali forme avrà il tuo set ad Arco?

«Sarà un live dalla formula tipicamente rap con un dj e un maestro di cerimonia Mc. Un'accoppiata che ben si addice al mio ultimo disco "Jack Uccide" mentre magari per il mio prossimo cd proporrò una cosa più suonata con strumenti».

Fra l'altro "Jack Uccide" ha avuto un'ottima accoglienza.

«Sì, e anche se ha ormai quasi due primavere è un lavoro che suona ancora bene e viene apprezzato. È un disco d'intrattenimento, pensato proprio per i live, per un impatto diretto mentre quello che sto registrando adesso ha una scorza concettuale più marcata. Jack Uccide è nato dall'esigenza che avevo in quel periodo, mi ero concentrato sui giochi di parole, sulla lingua, sul signicante piuttosto che sul significato, sull'intrattenimento».

Ora hai stimoli diversi?

«Sì, sono in una fase artistica differente, guardo altrove come dicevo. I brani nuovi hanno una forma diversa e anche la voglia di raccontare qualcosa di mio in maniera, se vogliamo, più profonda e disillusa sul mondo che mi circonda».

Cosa pensi del successo che il linguaggio del rap ha sui giovani oggi?

«Il rap nella sua semplicità ha un impatto forte e un linguaggio popolare che conquista i ragazzi ma non solo loro. Una semplicità anche nel fare questo genere alla portata di tutti, non elitaria: questa è la sua forza e la sua condanna perchè in una produzione eccessiva si rischia di perdere di vista la qualità».

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