Gabriele Biancardi presenta il suo secondo romanzo

di Fabio De Santi

Una storia, anzi, diverse storie che s’intrecciano tra loro, muovendosi fra la Calabria, il Brasile, la Francia e gli Stati Uniti. Sono quelle che attraversano le pagine di «Il respiro dei ricordi» il secondo libro di Gabriele Biancardi (foto), pubblicato da Minerva, e che verrà presentato stasera (appuntamento già sold out) e domani 17 marzo, alle 20.30, nella sala archeologica della Volksbank in Piazza Lodron.

Un romanzo, quello scritto da una delle voci più amate di Radio Dolomiti, che ha una genesi particolare: «Due anni fa - spiega Biancardi all’Adige - quando Radames Lattari, amatissimo coach della Trentino Volley, mi ha raccontato la storia della sua famiglia che agli inizi dello scorso secolo è emigrata dalla Calabria al Brasile. Era un racconto forte, e mentre lo ascoltavo, in testa cominciavano a prender forma diversi personaggi». Erano uomini di un tempo, donne che sapevano affrontare con coraggio tutte le avversità, anche quelle più crudeli con i viaggi per andare nelle Americhe assai difficili.

«Alla fine del racconto - racconta Biancardi - gli ho chiesto se potevo provare a farne un libro e dopo il suo consenso ho creato tanti personaggi, ho cercato di "incastrarli" in modo da far combaciare il tutto con le informazioni che avevo ricevuto. A tratteggiare questa storia mi sono anche divertito molto perché a differenza del mio primo romanzo («Il mio nome è Aida»), ho potuto inventare tanti personaggi di sana pianta dando loro i colori che volevo e i caratteri più diversi». Ne è uscito un libro che potrebbe raccontare la storia di tanti italiani andati in Sudamerica per cercare fortuna: un libro di amore, per la famiglia e per la terra. Una curiosità riguarda la scelta di Biancardi - che vorrebbe lanciare il suo romanzo anche in Brasile dove il coach Radames è molto conosciuto - di creare due finali: «Uno è il mio ed è quello ovviamente "poetico", di fantasia e poi quello vero che supera di gran lunga la fantasia del primo!».

comments powered by Disqus